Politica

“Prima le idee”, Pva al tavolo della politica regionale. Capurso «Siamo un modello da esportare»

Nicola Palmiotto
Girolamo Capurso
Domani la convention in Fiera. «I territori protagonisti del dibattito politico e non luogo di "scorribande" per accaparrarsi i voti». Su Enzo Castrignano: «Ci manca moltissimo, la sua eredità ci spinge a andare avanti»
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Si chiama “Prima le idee“, l’incontro in programma domani alla Fiera del Levante di Bari che punta a un’idea alternativa della coalizione di centrosinistra in vista delle regionali 2020. Tra i firmatari del manifesto politico c’è anche PrimaVera Alternativa, il movimento politico giovinazzese tenuto a battesimo nel 2016 da Guglielmo Minervini, che alle elezioni del 2017 ha sfiorato, insieme ai suoi alleati, una clamorosa vittoria alle comunali. Tre anni dopo, il movimento politico del presidente Girolamo Capurso è pronto a debuttare sul palcoscenico della politica regionale. Una delle rare volte, almeno per Giovinazzo, in cui una lista civica cittadina travalica i confini della città stessa. «“PrimaVera Alternativa” non è la “solita” lista civica padronale di qualche signorotto della politica locale, pronta a vendere al miglior offerente il proprio pacchetto di voti – afferma Girolamo Capurso -. Pva, viceversa, rappresenta un contenitore politico animato dalla responsabilizzazione, dalla partecipazione e dall’impegno politico dei cittadini. Un metodo che riteniamo debba essere esportato oltre i confini cittadini, con l’obiettivo di definire meglio le strategie di sviluppo per Giovinazzo. Insomma, per noi si tratta di un’occasione per rilanciare la nostra città, perché Giovinazzo rimane il fulcro della nostra azione».

Presidente, qual è stato il percorso che vi ha fatto aderire all’iniziativa promossa da “La Giusta Causa” di Michele Laforgia?

«Pva non ha semplicemente aderito all’iniziativa regionale “Prima le Idee” che si svolgerà a Bari sabato 23 febbraio, ma è stato anche uno dei soggetti promotori. Anzi, per certi versi, siamo stati degli antesignani. Tutti ricorderete che a maggio del 2018, nel nostro primo congresso, abbiamo convocato e messo insieme molti dei movimenti che discuteranno sabato prossimo per creare una “rete” politica, basata sulla condivisione di idee e metodi».

Cosa vi aspettate dalla convention di domani e quale sarà il vostro contributo?

«“Prima le Idee” ha già raggiunto uno straordinario risultato politico: ha determinato lo spostamento delle primarie, frettolosamente convocate per il 24 febbraio 2019 da Emiliano e compagni. Come associazione promotrice avremo modo di dare il nostro contributo alla discussione partendo dalla descrizione della nostra esperienza e del nostro metodo di lavoro. Chiederemo inoltre che i territori diventino protagonisti del dibattito politico e non siano solo luogo di “scorribande” politiche tese all’accaparramento di voti».

Quindi alle regionali appoggerete un candidato presidente di centrosinistra? E la parte del vostro movimento che simpatizza con il M5S come l’ha presa?

«“PrimaVera Alternativa” è sempre rimasta coerente ai suoi principi fondatori. Siamo certi che anche i simpatizzanti del Movimento 5 Stelle che hanno apprezzato il nostro modo di fare politica e ci hanno votato, condividendo le nostre battaglie in difesa della legalità, della tutela dell’ambiente e della trasparenza e del bene comune, continueranno ad essere dalla nostra parte».

Avete in mente di proporre alle regionali un candidato che provenga dal vostro gruppo?

«Abbiamo in mente di proporre un nuovo modo di fare politica: quello che attuiamo, giorno dopo giorno, sul nostro territorio. Abbiamo in mente di creare una rete con le altre realtà che in Puglia combattono le nostre battaglie. Questo è ciò che davvero conta per noi».

A poco più di un mese dalla scomparsa di Enzo Castrignano, quanto vi manca la sua presenza? Quanto è difficile avere l’onere di rappresentare le sue idee e di essere portatori in un certo qual modo della sua eredità politica?

«Umanamente, ci manca tantissimo: è un vuoto incolmabile. Ha desiderato così ardentemente la creazione di un soggetto“nuovo” da diventarne egli stesso co-fondatore e membro attivissimo; di Pva è stato inventore e collante, scintilla e motore. È stato un uomo di grande carisma, con una capacità unica di parlare a tutti, specie alle giovani generazioni, in maniera semplice, ma costruttiva. D’altra parte però, proprio la sua “pesante” eredità politica ed umana ci spinge a proseguire con ancor più determinazione».

venerdì 22 Febbraio 2019

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