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Brand e logo Giovinazzo, Pva: «Più fatti meno pezze a colori»

La Redazione
Il brand turistico della città
Continua la querelle sulla vicenda del marchio turistico della città. Il movimento politico replica all'assessore Piscitelli
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«Il solito rituale di Depalma&Co si ripete, puntuale, come in ogni occasione in cui qualcuno osa sottolineare la loro allergia alle regole (altrimenti detta incapacità amministrativa). Ogni qualvolta è chiamato a rispondere nel merito, ovviamente conscio di essere nel torto, il sindaco sceglie di sviare, azionando la “lavatrice” di insulti che lo ha contraddistinto in questi otto anni di mal-governo della città». Comincia così la controreplica di PrimaVera Alternativa sulla questione del brand e logo di Giovinazzo, sulla quale lo stesso movimento politico aveva chiesto spiegazioni, spiegazioni che erano arrivate per bocca dell’assessore Cristina Piscitelli.

«È fatto così, lui: quando non sa che dire, quando è in difficoltà, attacca, sputa veleno, fa il bullo – prosegue Pva -. Nessuna sorpresa insomma: è il solito avvelenatore di pozzi, il sindaco che passerà alla storia per aver spaccato il tessuto sociale di un intero paese. Piuttosto, è la risposta dell’Assessora che ci sorprende e preoccupa. Tralasciamo, volutamente, la clamorosa superficialità “nel merito”, che, verrebbe da dire, segue il “brand” di Depalma&Co, ovvero “affacciati sulla Sciatteria Amministrativa”; ci saranno altri contesti per farle notare che le sue affermazioni “riparatorie” peggiorano notevolmente la vicenda: da lei ci saremmo aspettati ben altro e non certo frasi del tipo “la Ditta ha proposto l’utilizzo del logo spontaneamente e senza oneri aggiuntivi”. Un passaggio da brividi in una procedura ad evidenza pubblica! Quello che ci preoccupa di più è il tono della Sua risposta, che mostra l’avvenuto rapidissimo contagio del virus “Depalma&Co”: di preciso, Assessora, quando ci rimprovera, chiedendoci “meno accessi agli atti, più fatti” che cosa intende? Non fate l’opposizione? Non ci controllate? Non vigilate? Sappia, e riferisca ai suoi colleghi, che è esattamente quello il nostro compito istituzionale! A noi non sono richiesti “i fatti”, perché quelli sarebbero prerogativa sua e di chi amministra con lei. E, per nostra sfortuna, i tragicomici “fatti vostri” sono sotto gli occhi di tutti, vedi piste (in)ciclabili cittadine, cantiere della casa di riposo, aumento esponenziale della pressione fiscale, ecc., che sembra il set di “Scherzi a Parte”. I Giovinazzesi sono stanchi di essere “spremuti” come limoni e vessati da centinaia di avvisi di accertamento e multe per foraggiare scelte politiche inutili o “prisci” del Sindaco o dell’Assessore di turno! Si ricordi che il clima di bullismo politico e, peggio, umano a cui siamo sottoposti da anni lo hanno creato ad arte i suoi “giostrai” e, purtroppo, quando si sale sulla giostra, è difficile scendere prima che finisca il giro!».

venerdì 31 Gennaio 2020

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