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Cimitero, l’amministrazione risponde a Primavera Alternativa

La Redazione
Cimitero Giovinazzo
Il sindaco Depalma: «Nessun rischio per l'incolumità pubblica. Come sempre i fatti smentiranno quanto insinuato dai consiglieri di Pva. Parliamo in toto del cimitero, non a stralci»
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Non ha perso tempo l’amministrazione comunale, rispondendo prontamente alle critiche di Primavera Alternativa sulla vicenda dell’impianto delle lampade votive del cimitero.

«Le lampade in questione – si legge in una nota – presentano generalmente una potenza che va da 1,5 W a 3 W, al massimo 5, e sono alimentate a bassissima tensione mediante trasformatori di sicurezza. Per limitare la caduta di tensione gli impianti vengono frazionati in più zone ciascuna alimentata da un proprio trasformatore. L’impianto, come detto, è a bassa tensione (24 volt), al fine di garantire maggiore sicurezza per gli eventuali contatti diretti. Pertanto nessun rischio sussiste per l’incolumità delle persone anche nell’ipotesi di elettroconduzione. Inoltre le linee principali si trovano sulle mura di cinta e sono costituite da cavo a doppio isolamento (cavo butilico). Le stesse sono accessibili solo a personale autorizzato e dotato di mezzi idonei a lavorare in sicurezza. Tutto l’impianto ha una linea di messa a terra e un quadro comando generale con differenziale e interruttori magnetotermici per sezionamento. Le linee ed i trasformatori sono a doppio isolamento e hanno protezione con fusibile in uscita. I cavi, seppure non vi sia alcun obbligo di interramento, sono in parte sottotraccia per una migliore distribuzione delle derivazioni alle utenze e per garantire maggiore durevolezza dello stesso»

«Come sempre i fatti smentiranno quanto insinuato dai consiglieri di Pva – dichiara il sindaco, Tommaso Depalma -. La cifra dei 205mila euro, infatti, fa riferimento ad un progetto esecutivo circa la sistemazione della terza zona e dunque non è possibile ricondurre questa stessa cifra alle problematiche ipotizzate da Pva. Mi fa specie che sul cimitero i consiglieri di opposizione si siano concentrati sulle lampade votive. Forse a loro non interessa la verità circa la vicenda dell’esproprio per l’ampliamento del cimitero? Forse a loro non interessa il vincolo paesaggistico della zona? Forse a loro non interessa il contratto capestro con la società Italstudi, società che ha realizzato l’ampliamento del cimitero e che ad oggi chiede al Comune la somma di oltre 900mila euro? Di tutti questi problemi, che noi abbiamo ereditato dal triste passato, presto ne discuteremo in Consiglio comunale. Perché se si vuole parlare del cimitero è giusto che se ne discuta in toto e non stralciando argomenti di facile strumentalizzazione. Per il resto, sono dispiaciuto per i disagi arrecati in questi giorni agli utenti, posso garantire che si sta lavorando alacremente non solo per superarli ma anche per migliorare le condizioni generali della necropoli».

mercoledì 19 Giugno 2019

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