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Il Giovinazzo C5 balla la samba, Marcello Magalhaes è il nuovo tecnico

La Redazione
Magalhaes
Le prime dichiarazioni del tecnico, già sulla panchina dei biancoverdi nel 2009: «Qui persone che credono in me. Le basi per far bene ci sono, la rosa sarà migliorata con almeno 3 giocatori»
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È ufficiale: Marcello Magalhaes è il nuovo allenatore del Giovinazzo C5. «Per me si tratta di un ritorno – le prime parole del 52enne, già trainer dei giovinazzesi, nel 2009, in serie A2 -. Quello fu il mio primo anno in Italia: oggi il livello è molto alto, la conoscenza del futsal è sempre più dettagliata e ogni partita è molto equilibrata, ma 10 anni non era così. Eppure, con i soli ragazzi del posto, facemmo un buon lavoro».

Il nuovo uomo guida dei giovinazzesi, nato in Brasile a San Paolo ha appena lasciato il Futsal Fuorigrotta, guidandolo sino alla promozione in serie A2. «Io penso che nel futsal, così come nella vita – spiega Magalhaes – ci sono i cicli: lo è stato quello del Futsal Fuorigrotta con cui abbiamo creato un percorso lungo una stagione completamente vincente, dalla prima squadra al florido settore giovanile. Ho passato mesi splendidi. Lì è finito il mio ciclo, ora se ne è aperto un altro». A Giovinazzo: «Avevo altre offerte – precisa il tecnico -, ma sin dall’inizio il presidente Antonio Carlucci ha mostrato un forte e vero interesse nei miei confronti. Poi, insieme agli altri dirigenti, mi ha proposto un progetto serio e ambizioso».

Insomma Magalhaes torna in riva all’Adriatico a 10 anni dall’ultima volta: «Sì, dopo 10 anni esatti – conferma -. Vogliamo aprire un nuovo ciclo. Quanto tempo ci vorrà per tornare a vincere? Chi ha tempo non aspetti tempo. Sicuramente stiamo già lavorando per poter migliorare la rosa, che conosco molto bene: l’obiettivo non è quello di rivoluzionare il gruppo, perché c’è una buona base, ma solo di puntellarlo con almeno 3 giocatori per poter affrontare un campionato di serie B da protagonisti contando sulla voglia di riscatto del gruppo. C’è grande sintonia con il direttore generale Sabino Samele e il direttore sportivo Gianni Lasorsa, e la volontà di creare qualcosa di bello e importante». Le idee, la tattica: «A me piace fare la partita e cercherò di trasmettere la mia mentalità. Voglio una squadra che sappia come conquistare la palla, attaccare e giocar bene sviluppando un gioco divertente e offensivo. Il Giovinazzo C5 deve fare la partita sempre e ovunque».

L’obiettivo di Magalhaes? «L’obiettivo principale – risponde – è tornare ad essere protagonisti. La storia dice questo, ci vuole sacrificio e cultura del lavoro per tornare dove merita il Giovinazzo C5 e dove si aspettano i tifosi. Conoscono molto bene la giovinazzesità, sanno cosa fare per vincere, da loro mi aspetto cultura del lavoro». La chiosa finale: «Credo che ci siano le basi per fare grandi cose. Ho al mio fianco persone che credono in me e nel mio futsal, uno staff dirigenziale entusiasta, un blocco importante di giocatori italiani ed una tifoseria incredibile. Ho grande amore per il Giovinazzo C5, però senza basi importanti, rassicurazioni e persone che credono in me – assicura – non avrei accettato questa panchina. Tutti insieme possiamo fare grandi cose», conclude Magalhaes, il primo tassello di un mosaico per ritornare al successo.

lunedì 20 Maggio 2019

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