Nell’oro senza fine della sera morta

Nell’oro senza fine della sera morta,
nella polvere d’oro senza luogo
della sera che mi passa alla porta
per non fermarsi,
nel silenzio ancora dorato
degl’albereti verde-fine,
ricordo. Eri antica e bella
e stai in me…
La tua memoria c’è senza che tu ci fossi,
il tuo gesto, senza che fossi qualcuno.
Come una brezza mi fai abbrividire
e io piango un bene…
Ti persi. Non ti ebbi. L’ora
È soave per il mio dolore.
Lascia che il mio essere che rimembra
senta l’amore,
quantunque amare sia ansia,
un ricordo fallace e vano,
e la notte di questo vago anelito
non abbia mattino.
Fernando PESSOA
