Politica

Sono sempre le donne ad essere sacrificate nella giunta Depalma

La Redazione
Il Comune di Giovinazzo
La nota di Primavera alternativa. Il Pd: «Nella maggioranza c'è confusione»
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Ufficializzata in consiglio comunale la nomina dell’assessorenNatalie Marzella a cui sono affidatele deleghe alla Protezione Civile, alla Digitalizzazione,nalle Partecipate comunali e alle Politiche giovanili. Contemporaneamente c’è stato l’ingresso dinVito Favuzzi nella massima assise cittadina che, in qualità di primo dei nonneletti nella lista di Città del Sole, va a surrogare la stessa Marzella, innquanto parte dello stesso movimento politico. Una nomina e una surroga che ènstata salutata favorevolmente da tutto il consiglio comunale, ma è stata anchenl’occasione per Primavera Alternativa per sottolineare come sia consuetudinenper l’amministrazione guidata dal Sindaco Tommaso Depalma, «sacrificare» lancomponente femminile della giunta. «Robanda Guinness dei primati, di cui però certamente non c’è da andar fieri – scrivenPva in una nota – Ci troviamo dinanzi ad una vera e propria tragicomica farsa.nEd infatti, lo sanno anche i muri della città che questo ennesimo rimpasto hansostanzialmente due origini, entrambe taciute e tenute nascoste alla città. Lanprima è la incomprensibile “sfiducia” del gruppo misto del consigliere Lasorsannei confronti della ex assessora Colaluce. Caso politico, questo, chiusonfrettolosamente, “costringendo” alle dimissioni la povera malcapitatanassessora. Un virus, quello delle dimissioni, che nell’esecutivo Depalma -Sollecito,na cadenza semestrale, colpisce solo assessori di sesso femminile (in ordinencronologico: Sala, Vacca, Discioscia, Colaluce, per non dimenticare il mancatonrinnovo dell’incarico assessorile alla Paladino). La seconda è tutta interna alnGruppo politico di Iniziativa Democratica, dei consiglieri Paladino enSpadavecchia e dell’assessore Stallone». Come spiega Pva, tutto trarrebbe originendalle scelte che le varie componenti politiche presenti nella maggioranza,nhanno perpetrato appoggiando candidati al Consiglio regionale presenti innformazioni contrapposte. «È accaduto – scrive Pva – che l’assessore Stallone,nnell’infausto tentativo di ergersi a nuovo padre nobile del centro-destrangiovinazzese, alle elezioni regionali, abbia deciso di appoggiare il candidatonpresidente Raffaele Fitto ed il consigliere Tammacco. Una scelta sgradita alnsuo gruppo consigliare, posto che Iniziativa Democratica sostenevanconvintamente il candidato presidente di centro-sinistra Emiliano ed il candidatonAlfonsino Pisicchio». L’aggravante, secondo Pva, sarebbe nella scelta di Fittondi scegliere il Parlamento europeo dopo la sconfitta elettorale, piuttosto chenil parlamentino regionale. «I consiglieri di Iniziativa Democratica – si leggenancora nella nota – hanno chiesto a gran voce (ed anche per iscritto) lendimissioni dell’assessore Stallone. Ma qui la situazione si imballa. Perché Stallone è un assessore maschio. Non ènmica una assessora che si può costringere alle dimissioni come se nulla fosse.nPerché se è facile cambiare cinque assessore-donna in tre anni e mezzo, diventanun’impresa costringere invece alle dimissioni un assessore-uomo, per di piùnassessore da 8 anni e mezzo. Eppure non sarebbe difficile visti i tanti fallimentinin campo urbanistico». I riferimenti sono ai tanti provvedimenti partiti e mainarrivati in fondo, o come per la C3, annullati da una sentenza del Consiglio dinStato. «Stallone non molla – sottolinea Pva – resta al suo posto. Vista lan“mala parata”, ci si aspetterebbe che fosse il gruppo consiliare di IniziativanDemocratica a pretendere un nuovo assessore di riferimento. Ma così non è.nPerché anche questa, come tutte le sceneggiate che si rispettino, ha il suonfinale a sorpresa. Accade infatti che come nuova assessora sia nominata lancapogruppo di Giovinazzo Città del Sole, Natalie Marzella, e non una esponentendi Iniziativa Democratica». In consiglio ritorna quindi Vito Favuzzi. Pva fangli auguri a consigliere «sperando – sottolinea però – che possa riportare innuna maggioranza sempre più spostata a destra, una ventata di progressismo. Anchense il collega Favuzzi ci consentirà di avanzare qualche riserva, visto chenqualche anno fa si rese artefice dell’operazione che traghettò nella primanamministrazione Depalma la destra di Iannone–Depalo esiliando il luogotenentenGalizia, la cui opposizione era diventata troppo dura e scomoda. Una destranoggi divenuta predominante, anzi condizionante, in questa maggioranza». E poinla chiosa. «Non consideriamo questa una azione politica, ma una farsantragicomica. Comica, perché calpesta sempre e solo le più deboli: le assessore donnane perché premia chi ha fallito, amministrativamente e politicamente. E ancora perchénattribuisce deleghe assessorili su attività evanescenti per le quali neinbilanci di questa amministrazione non è mai stato destinato un solo euro. È anchentragica perché rafforza le destre che inquinano questa maggioranza, nonostantenqueste siano state spazzate via dalla nostra Regione». Non manca l’accenno allendeleghe, quelle al Bilancio e all’Urbanistica che Depalma, ha voluto trattenerenper sé. «Anche ad un principiante non sfugge che evidentemente il Sindaconconsideri fallimentare l’attività amministrativa e politica svolta dai suoinassessori in quelle materie – è scritto nella nota – Con una differenzansostanziale però: solo se gli assessori sono donne devono pagare e dimettersi.nQuella al bilancio, infatti, è stata costretta a farlo. Invece, l’assessorenall’urbanistica è un uomo (ora peraltro anche di destra) e resta assessore. L’amarane triste realtà è chiara a tutti: i ruoli assessorili servono solo pernassecondare loschi giochi di potere e non per proteggere i beni comuni ed ilnbenessere della città». Sulla stessa linea è il Partito Democratico, che sostanzialmentencondivide la nota di Pva. Con Gianni Camporeale in consiglio comunale aggiunge:n«C’è uno stato confusionale all’interno della maggioranza, frutto dellendivergenze interne».

martedì 1 Dicembre 2020

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