Politica

Un nuovo corso per il rilancio della città

La Redazione
ARAC Giovinazzo
Lo annuncia l'Arac che annuncia iniziative a favore dell'economia cittadina
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«Il Covid-19 ha accentuato una crisi di settore già avviata da tempo, scaricando sul settore dei pubblici esercizi la responsabilità dei contagi nonostante tutti i dati statistici affermino il contrario». Così scrive l’Arac, l’associazione che a Giovinazzo riunisce i ristoratori, i commercianti e gli albergatori, in un comunicato attraverso il quale chiede che «vengano attuati provvedimenti ed erogati contributi economici adeguati alla gravità della situazione attuale così come già avvenuto nei comuni vicini». Comuni che per il settore del commercio hanno messo in campo misure di sostegno anche a fondo perduto, attingendo dalle loro casse, pur di non affossare un intero settore con attività che rischiano di non dover più riaprire. «Secondo l’Istat – si legge nel comunicato – numerose imprese rischiano di chiudere l’attività a causa della crisi da Covid, ed in particolare il 65,2% delle imprese di alloggio e ristorazione con 800mila occupati ed il 61,5% del comparto sport, cultura e intrattenimento con 700mila addetti. Gli aiuti alle imprese stanziati e la cassa integrazione per i dipendenti hanno mostrato tutti i propri limiti considerati i tempi di erogazione irragionevolmente lenti e le notevoli difficoltà burocratiche nel riceverli». Le partite Iva rappresentano una importante voce per l’economia nazionale e la loro crisi equivale alla crisi dell’intero Paese, considerando anche il notevole indotto che ruota intorno alle singole attività. Migliaia di lavoratori subordinati che al termine della crisi epidemiologica potrebbero non trovare più occupazione. Vale per l’intero territorio nazionale, vale per la città di Giovinazzo che sul terziario fonda gran parte della sua economia. «Per questo – è scritto nel comunicato – come Arac Giovinazzo intendiamo farci promotori di un nuovo percorso che da un lato avvicini alla nostra causa i titolari di partita iva e dall’altro faccia comprendere a tutta la cittadinanza che una crescita dell’indotto turistico – culturale non è un vantaggio solo per gli addetti del settore ma per l’intera collettività. Appena gli eventi lo permetteranno – conclude l’associazione – cominceremo un percorso di incontri volti a spiegare ai titolari di partita iva tutte le possibilità di crescita e di risparmio contributivo che le norme sempre in evoluzione consentono». L’intenzione è quella di coinvolgere l’intera cittadinanza in questo percorso.

venerdì 20 Novembre 2020

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