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«Ha prevalso la narrazione populista»

La Redazione
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Il commento dell'Anpi al voto referendario
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«C’è rammarico per il risultato del Referendum». Così scrive la sezione Anpi di Giovinazzo dedicata al partigiano Angelo Ricapito. Una sezione e un gruppo di associati che si è espressa per il «No» al referendum costituzionale per il taglio dei Parlamentari. Il rammarico rappresentato nel loro comunicato è anche spunto di una riflessione meditata, a urne chiese da diverse ore, e quindi a mente fredda.
«La sensazione è che abbia prevalso fra gli elettori – si legge nel documento – la narrazione populista per la quale la qualità dei giocatori dipende dalle regole del gioco». Di certo la vittoria del «Sì» al referendum, cambierà le carte da gioco, per dirla con l’Anpi. Ma quali saranno le nuove regole? Questo ancora nessuno lo sa. «Non c’è neanche un abbozzo di nuova legge elettorale – affermava il professor Nicola Colaianni, magistrato e costituzionalista in un intervento, alla viglia del voto, a favore del “No” – Una legge che dia uguale rappresentanza a tutti i cittadini italiani. No si capisce bene dove andranno a finire le risorse economiche risparmiate. Con il semplice taglio, quei soldi rimangono nelle casse delle due Camere e quindi il rischio è che per i Parlamentari aumentino i privilegi». Ma ci sono degli aspetti positivi relativi al risultato referendario, secondo l’Anpi. «Quello che doveva essere un plebiscito – è scritto nel comunicato – ha suscitato diverse riflessioni nel paese e un terzo degli elettori, contravvenendo alle indicazioni dei principali partiti politici, tutti schierati per il “Si”, si è opposto alla riforma. Questo ci induce a insistere e a continuare a lavorare nella direzione del dialogo con la società civile e dell’informazione sui temi della Costituzione, che preveda i giusti meccanismi di rappresentanza e i giusti contrappesi istituzionali». Contrappesi istituzionali che non possono essere ascritti ai capricci o alle convenienze dei singoli partiti. «Convenienze che si traducono nella richiesta di scioglimento delle Camere – scrive l’Anpi – perché, secondo alcuni partiti che hanno promosso il “Sì” al referendum, il Parlamento è adesso illegittimo non è supportato dei numeri». Capricci appunto, giochi che si consumano a discapito della Costituzione, quella che dovrebbe guidare tutti, a cominciare da chi è chiamato a rappresentare il Popolo sovrano.

venerdì 25 Settembre 2020

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Franco
Franco
3 anni fa

Ha prevalso la demagogia grullina, senza più i grillini, che sono scomparsi.

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