Non convince la risposta data dal sindaco Tommaso Depalma e dalla sua amministrazione circa il pagamento delle tariffe Tari e Tosap e sulla decisione di rimandare all’ultima rata gli eventuali sgravi fiscali per far fronte alle difficoltà economiche degli operatori commerciali in sofferenza per il Covid 19. Dichiarazioni che non convincono il Comitato per la salute pubblica. «Ma hanno capito su al Comune – chiede il Comitato – cosa significa per i commercianti rinviare le eventuali detrazioni di pagamento alla quarta rata, ovvero al 28 febbraio del 2021? Intanto si deve pagare». La richiesta dei commercianti, almeno quelli che a marzo e aprile non hanno potuto lavorare, il Comitato si è fatto in qualche modo loro portavoce, è quella di vedersi decurtare le tariffe per quel periodo. E anche adesso, con gli affari che non vanno a gonfie vele, le sofferenze dell’intero settore sono più che evidenti. «L’emergenza è adesso – scrive il comitato in una nota – Nessuno è in grado di prevedere cosa accadrà nei prossimi mesi. Così si risolvono i problemi che sono gravissimi per tutto il settore? Molto concretamente, perché non saltare una rata e poi rideterminare tutto quando il bilancio comunale sarà approvato?». E poi la stoccata finale: «Perché non rinviare a febbraio anche il pagamento delle indennità degli amministratori comunali? C’è chi incassa sempre e chi invece è costretto a pagare e aspettare in eterno un beneficio condizionato da ragioni di bilancio generale».
Politica
Le detrazioni fiscali sono previste con la quarta rata Tari, bilancio permettendo
«Febbraio 2021 è lontano: cosa accadrà nel frattempo?» la domanda del Comitato
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