Un progetto contro l’illegalità e la contraffazione. Giovinazzo è stata scelta come città costiera tra 150 comuni italiani dal Ministero dell’Interno. Il protocollo d’intesa, «Spiagge sicure – estate 2020» il titolo, è stato firmato dal Prefetto di Bari, Antonella Bellomo e dal Sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma. L’accordo si colloca nell’ambito dell’attività di ripartizione delle risorse finanziarie poste a disposizione dal Fondo per la sicurezza urbana istituito nel 2018. Il protocollo ha come finalità la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di abusivismo, commerciale e sanitario, nonché ad ogni forma di contraffazione ed illegalità frequentemente registrate nelle località costiere. Il progetto redatto dal Comune di Giovinazzo, prevede l’istituzione di un presidio di legalità e di assistenza sanitaria garantito dagli agenti della Polizia Locale con il personale sanitario messo a disposizione dalle associazioni di volontariato operanti nel settore. Il costo complessivo è di 32mila euro. Il programma di intervento prevede attività di controllo dirette al contenimento della situazione di emergenza epidemiologica in atto e al monitoraggio sulle prescrizioni relative al distanziamento sociale ed al divieto di assembramenti. Al Comune è anche affidata la predisposizione e la distribuzione di un dépliant informativo, da distribuire ai bagnanti, sulle attività di controllo e sulle modalità di comportamento da adottare ai fini del rispetto della normativa anti Covid-19, lungo tutti gli 8 chilometri di costa balneabile giovinazzese. «Spiagge sicure- Estate 2020» si concluderà il 30 settembre e prevede anche l’assunzione a tempo determinato di due agenti di Polizia Locale, l’acquisto di un drone di ultima generazione per il controllo del territorio e di due motocicli Honda in dotazione al comando di Polizia Locale.
Politica
«Spiagge sicure – Estate 2020», con il Ministero dell’Interno contro illegalità e contraffazione
Siglato l'accordo con la Prefettura, il progetto si concluderà il 30 settembre
In certe foto, vista la situazione che stiamo vivendo, starebbe meglio se si ridesse tutti meno, non essendocene motivo.