«Un aiuto economico pari a 950 euro ai pescatori autonomi, compresi i soci di cooperative, che esercitano professionalmente la pesca in acque marittime, interne e lagunari, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, ad esclusione della Gestione separata». È questo l’emendamento al «Decreto rilancio» dell’Onorevole Francesca Galizia (M5S), proposto e approvato con un provvedimento del Ministero delle Politiche Agricole. L’indennità non concorrerà alla formazione del reddito dei beneficiari del sostegno economico. Una misura che inizialmente era stata pensata per il solo mese di maggio, ma che con l’emendamento di Galizia sarà esteso anche ai mesi di marzo e aprile. In pratica per tutto il periodo della prima fase della pandemia. «Sono soddisfatta di come il Ministero sia intervenuto per riconsiderare un emendamento a cui tenevo particolarmente – ha dichiarato la parlamentare – perché esso darà una boccata di ossigeno a tanti pescatori che a causa dell’emergenza da coronavirus si ritrovano in serie difficoltà economiche. Dopo il mese di fermo, i pescherecci sono tornati in mare, tuttavia la chiusura dei classici canali, che stagionalmente, si forniscono di pesce, come ristoranti, alberghi e mense scolastiche, ha determinato una contrazione delle vendite senza precedenti, che ha aumentato il malcontento del comparto italiano della pesca. Un aiuto al settore ittico andava dato ed ora un primo passo importante è stato compiuto».
Politica
Aiuti economici per i pescatori: con l’emendamento di Galizia coperti i mesi della pandemia
A beneficiarne i pescatori autonomi non titolari di pensione o di altri benefici
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