Politica

Faziosità e memoria corta

mino ciocia
posto di blocco
Accuse infondate da chi non ricorda
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Accusati di faziosità. Lo si legge in un commento a margine del nostro articolo dedicato alla Festa degli Italiani. L’accusa è quella di aver descritto il comportamento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarrella che ha indossato la mascherina durante le cerimonie ufficiali indette per il 2 Giugno, e per contro il comportamento di chi è voluto scendere in piazza per manifestare proprio nella stessa giornata il proprio dissenso al Governo in carica (in contrapposizione a quell’’unità auspicata dal Capo dello Stato) con assembramenti e comportamenti a rischio.
Faziosi ci hanno detto di essere, perché non abbiamo dedicato articoli alle manifestazioni del 25 Aprile, che, secondo chi ha voluto commentare, hanno visto altrettanti assembramenti. Ora è più che evidente che c’è chi vorrebbe cancellare la data che ricorda La Liberazione, ma chi ci accusa di faziosità ha forse la memoria corta. Il 25 aprile eravamo ancora in piena «fase 1», c’era, non la raccomandazione, ma il divieto agli assembramenti. E così il Primo Maggio, altra data divenuta scomoda. Eravamo ancora in lockdown. Emblematica la foto di Mattarella che scende da solo dall’Altare della Patria dopo aver deposto la corona di alloro al Milite Ignoto.
La «fase 2» è arrivata qualche giorno dopo, il 4 maggio. Fino ad allora strade e piazze erano vuote. L’unico assembramento che abbiamo registrato quel 25 aprile, almeno a Giovinazzo, è stato quello che abbiamo riportato in una foto a corredo dell’artico pubblicato quel giorno. Che tra l’altro è stato tra i più letti sulle nostre pagine. Foto che riproponiamo a beneficio di chi voglia rinfrescarsi la memoria. E non per faziosità.

giovedì 4 Giugno 2020

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