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Greenway, il Pd all’attacco: «Percorso variato 15 volte, 220 parcheggi in meno per le auto»

La Redazione
Greenway
Fa discutere la realizzazione del tratto in via Marconi. I Dem: «Tagliate le uscite dei condomini, ridotta della metà la carreggiata stradale. Malumori dei cittadini residenti»
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La realizzazione della Greenway, l’itinerario ciclopedonale che attraverserà Giovinazzo (attualmente in costruzione), continua a far discutere. Nel mirino del Partito Democratico è finita la realizzazione del tratto che dalla stazione va verso piazza Sant’Agostino attraversando via Marconi. Un progetto che secondo i Dem «denuncia già tutti i disagi che la popolazione residente in quella zona, gli avventori degli esercizi commerciali e anche coloro che vorranno raggiungere la stazione ferroviaria, saranno costretti a subire».

LE CRITICITÀ «Un percorso – prosegue il Pd in una nota apparsa sulla propria pagina Facebook – che prima si snoda sui marciapiedi, tagliando le uscite dai condomini, e che per proseguire, è costretto ad invadere la carreggiata. riducendo della metà la sua larghezza e letteralmente cancellando posti auto, anche quelli per la sosta temporanea, per la grande soddisfazione di Tom (il Sindaco, ndr). Ma con il malumore dei cittadini monta per la realizzazione di un’opera la cui utilità è tutta da verificare. Che costringerà gli automobilisti che pure esistono a cercare parcheggio nei suoi dintorni andando ad intasare le strade circostanti. Ma quanti ciclisti la useranno nel corso dell’anno? E per contro, quanti affari in meno dovranno presto lamentare i negozianti della zona? È stato fatto questo calcolo nel progettare la ciclopedonale?».

IL PROGETTO Ma i Democratici attaccano anche in merito all’iter progettuale dell’opera che «rispetto al disegno iniziale, quello che ha vinto il premio farlocco dell’Urban Promo, ha dovuto variare per ben 15 volte il percorso della ciclopedonale, per una perdita calcolata di 220 parcheggi per le automobili. E tutto questo senza che nessun provvedimento che riguardi gli standard urbanistici, come atto propedeutico all’opera risulta sia stato mai concepito. Nonostante che le opposizioni abbiano più volte chiesto di poter visionare il progetto definitivo chiedendo la convocazione congiunta delle commissioni consiliari (la terza e la quarta) proprio per discutere delle numerose varianti apportate. Naturalmente e non è una novità, l’amministrazione comunale ha fatto finta, fino ad oggi, di niente».

LA PROVOCAZIONE «Insomma – concludono i Dem – Tom con la sua pista ciclabile naviga a vista. Di volta in volta “vede un po’ come si può fare”, purché si faccia, in barba a qualunque considerazione logica. Glielo impone il premio vinto. A proposito. Visto che la “Greenway” sarà alquanto diversa da quella presentata a Milano e rivestita dagli allori di un premio comprato, il progetto iniziale sarà assai diverso da quello eseguito, non sarebbe il caso di restituirlo quel premio? Lo imporrebbe la coerenza, altrimenti sarebbe un ennesimo inganno di Tom ai danni dei cittadini e dei contribuenti».

martedì 10 Settembre 2019

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Franco
Franco
4 anni fa

Quello delle piste ciclabili dette d'oro per il loro costo è ormai un collaudato sistema per arraffare fondi europei che per le piste non badano a spese. È per questo motivo che i Sindaci di tutti i colori (Pd compreso) si danno tanto da fare a promuovere e realizzarle. Anche a scapito della circolazione, dei parcheggi e della volontà dei loro cittadini.

Marco
Marco
4 anni fa

Altro che Greenway, con quello che costerà potrebbero chiamarla Goldway.

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