Politica

Debiti con l’erario, la proposta del Pd: «Il Comune aderisca alla rottamazione»

La Redazione
La proposta del Pd: Il comune aderisca alla rottamazione delle cartelle esattoriali
I Dem: «C'è tempo fino al 30 giugno. Si otterrebbe un duplice effetto: rimpinguare le casse dell'Ente e dare una mano ai cittadini in difficoltà»
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Andare incontro alle esigenze di molti cittadini in difficoltà con l’erario aderendo alla rottamazione delle cartelle esattoriali. È questa la proposta del Partito Democratico di Giovinazzo nei confronti dell’amministrazione comunale.«Si sente parlare spesso in questi giorni di pace fiscale, rottamazione – ter ,“saldo e stralcio” – scrive il Pd in una nota -. Si fa riferimento alla possibilità per il contribuente di accordarsi con il fisco e definire una volta per tutte la propria posizione debitoria con l’erario. È bene subito precisare che non si tratta di una scorciatoia per i furbetti, né di un condono, come qualcuno ha osservato, poiché aderendo alla rottamazione il contribuente pagherebbe tutto quanto dovuto a titolo di tasse, senza essere vessato da pesanti sanzioni. Inoltre, chi si trovasse in comprovata difficoltà economica potrebbe accordarsi con il fisco per una definizione agevolata.Anche gli enti locali possono optare per il sistema della rottamazione entro il 30 giugno 2019. A proposito è senz’altro auspicabile che il Comune di Giovinazzo aderisca così da sortire un duplice effetto positivo per la comunità».

«Sarebbero – prosegue il Pd – innanzitutto rimpinguate le casse dell’Ente con beneficio per l’intera cittadinanza in termini di servizi ed efficienza dell’amministrazione pubblica. D’altronde i dati resi noti dal Direttore delle Entrate evidenziano il netto vantaggio dell’operazione per l’Erario. “La rottamazione ha finora interessato quasi 13 milioni di cartelle esattoriali per una platea di 1,7 milioni di contribuenti. In particolare, il 41% ha chiesto di sanare debiti fino a 5mila euro. Il 41% dei contribuenti ha chiesto la cancellazione di debiti inferiori a 5mila euro, il 14% tra 5mila e 10mila euro, il 30% si attesta tra i 10mila e i 50mila e il 15% oltre i 50mila euro”»

«È ipotizzabile, quindi, che anche a Giovinazzo – concludono i Dem – una cospicua fetta di contribuenti non dovendo soggiacere a pesanti sanzioni, scelga di regolare equamente il proprio conto con il fisco, anche e soprattutto per tirarsi fuori da quel vortice risucchiante di atti giudiziari e azioni esecutive. Ed è questo il secondo aspetto non certo meno importante. Abbiamo raccolto testimonianze di numerosi giovinazzesi che si sono visti piombare in casa i delegati dell’Abaco pronti a pignorare i loro beni. Sarebbe per molti cittadini la fine di un incubo, dell’angoscia e della paura di perdere tutto. Non si comprende quindi perché anche il Comune di Giovinazzo non debba cogliere l’occasione di “avvantaggiarsi” da tali procedure, con beneficio per le persone in difficoltà, per i meno abbienti, ma anche per l’intera cittadinanza».

venerdì 21 Giugno 2019

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