I principali contendenti della competizione elettorale per le europee commentano i risultati del voto a Giovinazzo.
MOVIMENTO 5 STELLE «Ancora una volta vince L’astensionismo per le europee – è l’opinione di Francesca Galizia deputata del M5S -. Hanno votato meno del 44% dei cittadini aventi diritto. I nostri grandi sostenitori delle politiche non hanno votato. Ci confermiamo come il primo partito sia a Giovinazzo che nella circoscrizione Sud questo mi dà la conferma che stiamo lavorando bene ma sono anche ben consapevole che a livello locale occorre fare ancora molto, sia nell’organizzazione dei nostri sostenitori che negli interventi da realizzare sul territorio. Per questo mi preme ricordare ai cittadini che sono sempre disponibile ad ascoltare le loro istanze. Da tempo mi interesso di molte questioni che riguardano Giovinazzo, ma occorre molto tempo e lavoro e i risultati si raggiungeranno tra mesi». L’exploit della Lega per Galizia non mette a rischio il prosieguo della legislatura: «La legislatura è una maratona, non sono 100 metri per questo non mi preoccupo del posizionamento di altri partiti. Il governo va avanti, perché continua ad avere ampiamente i numeri e perché c’e’ ancora tanto da fare. Non cambia nulla. Noi siamo pronti a un tavolo sul salario minimo e la flat tax. Poi il decreto sicurezza con le migliorie apportate e una legge che vincoli il miliardo del reddito agli aiuti alle famiglie. Su quest’ultimo punto mi sono sempre esposta in prima linea. Il nostro programma lo porteremo avanti indipendente dai risultati delle europee».
PARTITO DEMOCRATICO «Esprimiamo grande soddisfazione per il risultato elettorale ottenuto in ambito nazionale e sopratutto locale – afferma il segretario Mimmo Brancato -. Il Partito Democratico, contrariamente a quanto fino a qualche giorno fa pronosticava qualcuno c’è ed è vivo. Questo risultato non va considerato come una vittoria ma semplicemente un punto fermo sul quale continuare con umiltà, a costruire una proposta politica seria, concreta, trasparente e credibile. Magari partendo proprio dal Sud la nostra terra, dove le preferenze accordate alla Lega Nord sono un segnale preoccupante che però ci indica una primo obbiettivo ben preciso da perseguire: riconquistare la fiducia dei nostri conterranei delusi, ritornare ad essere presenti nelle zone deboli del nostro paese vicini alla gente. La strada intrapresa credo sia quella giusta tuttavia abbiamo ancora tanto lavoro da fare: proporsi alla gente con slogan o illusioni a lungo andare non paga e credo che il calo dei Cinque Stelle sia la testimonianza concreta che le menzogne hanno sempre le gambe corte».
LEGA «Per cambiare le cose, per cambiare l’Europa era necessario coraggio e quel coraggio Giovinazzo l’ha avuto raccogliendo 1445 preferenze, diventando di fatto il terzo partito più suffragato della città – spiega il direttivo della Lega Salvini -. Abbiamo sposato l’ambizioso progetto della Lega con Salvini, un progetto difficile e di lungo periodo che superasse l’antica concezione settentrionale del partito leghista. Abbiamo capito che fosse necessario uno scatto d’orgoglio. Avevamo bisogno di stimoli, di qualcuno che ci dicesse “o ti alleni o sei fuori” e questo ha significato la Lega per noi: il giusto stimolo. Solo così ci si sente italiani, solo così si azzerano fantomatici divari Nord-Sud. Abbiamo condiviso con questo nuovo partito i programmi economici e sociali, dalla necessità di un sistema fiscale di flat tax alla tutela dell’ordine e della sicurezza. La Lega ha messo in campo tutto ciò con umiltà e parlando al popolo, a tutte le generazioni». Ma quanto c’è del lavoro della neonata sezione giovinazzese e quanto invece ha contato il voto di opinione? «Il risultato è in linea con la regione, sicuramente ci sono un buon 50% di voti di opinione, ciò vuol dire che pian piano anche a Giovinazzo si sta sdoganando questo fantomatico divario tra Nord e Sud». Con queste premesse anche gli scenari futuri locali diventano interessanti nell’ottica di un centrodestra unito: «Sicuramente ci consulteremo con le altre forze politiche, ma aspettiamo di capire come cambiamo gli scenari politici, anche in vista delle imminenti regionali».
+EUROPA-ITALIA IN COMUNE «Non ho ancora i dati definitivi, ma credo che +Europa-Italia in Comune sia andata molto bene non solo a Giovinazzo ma anche in tutta la Puglia: evidentemente i pugliesi ci hanno capito, questo per noi è un risultato molto gratificante – afferma Tommaso Depalma -. Le 457 preferenze per Abbaticchio? Ha ottenuto un bellissimo risultato personale, premio per un ottimo amministratore». Sul risultato della Lega ottenuto a Giovinazzo invece il Sindaco è netto: «La gente ha votato il simbolo, non credo abbia influito la sezione. È un voto di opinione che io personalmente non capisco, perché per me la Lega rimane Lega Nord». Sui futuri scenari politici: «Abbiamo visto negli ultimi anni salite e discese: Renzi alle europee del 2014, poi il M5S l’anno scorso. Sarei cauto, ma adesso Salvini ha il peso della nazione, sarà lui il più esposto».
FORZA ITALIA «Forza Italia è in linea con il dato nazionale – è il commento del segretario Gaetano Depalo -. Il dato è assolutamente positivo, i numeri rispecchiano il dato nazionale e quello che ci attendevamo dai sondaggi. Ma anche il dato di Sergio Silvestris, candidato che abbiamo supportato, è molto buono. Inoltre il centrodestra Lega, Fi e FdI hanno insieme una percentuale alta: a Giovinazzo tira più il centrodestra che il centrosinistra». Quindi in futuro è ipotizzabile uno schieramento di centrodestra anche a livello locale? «La politica è in grande movimento, basta vedere quello che è accaduto in pochi mesi: dipingere scenari a livello locale, considerando un arco di tre anni, è un’utopia».
LA SINISTRA «Il risultato de “La Sinistra” a Giovinazzo, guardando ai dati del resto d’Italia, è fuori dall’ordinario, ma non certo imprevisto: è la dimostrazione che quando il contatto col territorio è costante e le candidature sono realmente vicine all’elettorato si riescono a invertire anche le peggiori tendenze nazionali – è il commento del segretario Tommaso Bonvino. I numeri ci dicono che teniamo botta pur non essendo al governo cittadino, anzi per una manciata di voti proprio fuori dal consiglio comunale, godendo quindi di visibilità ed economie decisamente inferiori rispetto alle altre compagini. Il risultato della lista e della nostra candidata di punta, Paola Natalicchio, terza per preferenze dietro il politico più in vista su scala nazionale e lo sponsorizzatissimo candidato di riferimento dell’amministrazione, ci fa essere ottimisti per il futuro prossimo della nostra compagine a Giovinazzo. Su scala più ampia, dovremo lavorare molto per ricucire i contatti soprattutto con i tantissimi elettori che non si sono recati alle urne».
FRATELLI D’ITALIA «Senza una sede né un comitato elettorale dove spiegare tutto il senso di quel “Dio, Patria e famiglia” del nuovo centrodestra di Fratelli d’Italia, ma anche e soprattutto parlare di quel “Laboratorio Giovinazzo” che può cambiarne totalmente le sorti turistiche e commerciali (rilanciando anche Città Metropolitana ed hinterland) abbiamo comunque ottenuto un risultato che premia, anche se solo parzialmente i nostri sforzi. Impossibile, d’altronde, fare di più con un piccolo nugolo di attivisti e di giovani motivati contro ben organizzati e nutriti apparati di partito – spiega al telefono Vito Fanelli – né, in pochi giorni, riuscire a convogliare una rabbiosa protesta verso un progetto più che possibile e credibile. I nostri voti? Ringraziando tutti della fiducia accordataci, la punta emersa di un iceberg, se vogliamo, che parla di una voglia di destra tradizionale, fedele ai suo valori ed aperta al centro e al dialogo, ma senza compromessi né disposta a rinunciare alla sua identità».