«Approfittando delle feste, nell’ultimo giorno del 2018, il Ministero di Luigi Di Maio pubblica tre decreti con permessi di ricerca di petrolio nel Mare Ionio (fra Puglia, Basilicata e Calabria), accordati alla multinazionale Global Med». Comincia così il post su Facebook pubblicato dal giovinazzese segretario regionale di Sinistra Italiana Nico Bavaro sulla questione del permesso a effettuare perforazioni per la ricerca del petrolio nel Mar Ionio, in tre aree che che si trovano grosso modo al largo di Santa Maria di Leuca e di Crotone in Calabria. Una vicenda, partita da una denuncia di Angelo Boelli dei Verdi, che in queste ultime ore sta facendo molto discutere i politici italiani con la presa di pozione del Governatore Michele Emiliano («Noi impugneremo le nuove autorizzazioni»), e la difesa del vice premier Luigi Di Maio («È una bugia, autorizzate prima di me»)
«E dire – prosegue Bavaro – che da mesi ormai il Movimento No Triv chiedeva che si mettesse mano alla redazione di un Piano delle Aree e allo stop di due anni di nuove concessioni per rivedere le norme. Come si difende il M5S? Con la solita storia delle penali, che anche in questo caso non esistono, dal momento che le concessioni sono state affidate da Di Maio, non da precedenti governi. Aiutatemi a trovare una definizione per questa ennesima vicenda. Tradimento? Voltafaccia?».