PrimaVera Alternativa è tornata a incontrare e a dialogare con i cittadini. È accaduto venerdì sera in piazzetta don Tonino Bello, nella zona 167, simbolicamente scelta – si legge in una nota – per la sua posizione periferica e per i diversi problemi che l’affliggono. Si tratta – affermano i militanti di Pva – dell’inizio di un percorso che toccherà i diversi quartieri per far sentire la sua vicinanza e per raccogliere direttamente dai residenti le istanze e problematiche.
A prendere la parola – prosegue la nota – sono stati per primi i consiglieri Daniele de Gennaro, Sabrina Mastroviti e Nunzia Fiorentino, che hanno spiegato il senso e il significato dell’incontro e hanno provato a snocciolare i tanti problemi irrisolti, nonostante la propaganda e le promesse elettorali della coalizione Depalma. Non sono mancati riferimenti allo stato di abbandono del verde pubblico, al dissesto delle strade e marciapiedi, al senso di insicurezza che si vive nelle aree più marginali, all’assenza di spazi di aggregazione con una particolare sottolineatura alla villetta di via Aldo Moro, rimasta perennemente chiusa malgrado la sontuosa inaugurazione a soli due giorni dalle elezioni. Gli interventi spontanei e partecipati di alcuni cittadini hanno ulteriormente confermato il senso di disagio avvertito dalla popolazione in quel quartiere periferico. Sollecitati dal pubblico sono state toccate anche le gravi criticità del cimitero, della casa di riposo, della casa della salute, delle strade di campagna. Si è riproposta la necessità di dar vita a Comitati di Quartieri, già inserita nel programma elettorale, quali incubatori di cittadinanza attiva e di proposte per le istituzioni. Non è mancata l’occasione per qualche frecciatina ironica sulla strana coincidenza dei lavori di ripristino del verde nella piazzetta don Tonino Bello e della pulizia delle strade con la programmata manifestazione di Pva in quella stessa area. Così come non si è potuto non denunciare il grave tentativo di boicottaggio della manifestazione avvenuto in mattinata con lo strappo dello striscione apposto in villetta, non degenerato in qualcosa di spiacevole solo per la composta reazione dei componenti di Pva alla provocazione. Un episodio, comunque, che la dice lunga sul clima di intolleranza a qualsiasi critica che ha caratterizzato l’esperienza politica cittadina in questi ultimi anni.