PrimaVera Alternativa all’attacco contro l’amministrazione comunale. La materia del contendere stavolta sono le interazioni consiliari. Secondo il movimento del presidente Girolamo Capurso sarebbe «singolare» quello accade a Palazzo di Città . Il riferimento – scrivono in una nota gli attivisti di PvA – è alle «risposte evasive, incomplete o del tutto insoddisfacenti» ottenute nelle precedenti interrogazioni presentate. Ma «nell’ultimo consiglio comunale ci si è superati», affermano.
«Si è addirittura affermato – prosegue il comunicato -, contro ogni evidenza, che la villetta adiacente alla parrocchia Immacolata, inaugurata con tanto di taglio di nastro pochi giorni prima delle votazioni (ed in violazione della par condicio elettorale) sarebbe rimasta sempre aperta al pubblico, e che la mancata realizzazione di quanto previsto nei progetti, vale a dire nuove giostrine, area di sgambamento cani, campo di bocce, telecamere di sicurezza ecc, e soprattutto la mancata costituzione delle fideiussioni contrattualmente previste, non avesse alcuna rilevanza (ma la vicenda delle fideiussioni di Daneco non ha insegnato nulla?). Si è giunti finanche a “non rispondere” ad una interrogazione del consigliere de Gennaro, richiamando impropriamente il diritto alla privacy su una questione, quella dei marmi Barbone, proprio dal Sindaco sbandierata ai quattro venti durante la campagna elettorale come un investimento capace di aumentare il Pil cittadino».
«Tuttavia, quella di non informare la massima assise comunale ed i cittadini giovinazzesi – conclude PvA – è però una pericolosissima deriva, che mira sempre più a ridurre gli spazi di partecipazione e a negare il diritto all’informazione delle opposizioni».