Politica

Discarica, Primavera Alternativa «Ristabiliamo la verità dei fatti»

La Redazione
La conferenza stampa sulla discarica di PrimaVera Alternativa
Gli attivisti: «Il Comune ha attivato la procedura per risolvere il contratto con Daneco per la gestione del V lotto e non quello per lo sfruttamento della discarica»
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Ristabilire la verità dei fatti sulla vicenda discarica dopo l’ultimo consiglio comunale «perché non abbiamo potuto interloquire in maniera paritaria: non ci erano state forniti i documenti». È questo lo scopo di PrimaVera Alternativa. Al centro della questione c’è la situazione dell’impianto di San Pietro Pago e le dichiarazioni del sindaco Depalma, che lunedì scorso aveva annunciato la sentenza (favorevole al Comune) dell’arbitrato con Daneco e l’avvio della procedura di risoluzione del contratto con Daneco, richiesta avanzata da PrimaVera Alternativa stessa nella mobilitazione cittadina di domenica.

L’arbitrato

«PrimaVera Alternativa non ha mai pensato che Daneco potesse vincere l’arbitrato – ha spiegato Daniele de Gennaro, mostrando i verbali del consiglio comunale monotematico dello scorso dicembre -. Ma eravamo convinti che se il Comune doveva crearsi un titolo nei confronti di Daneco era quella la circostanza per formulare la richiesta, invece a quella data il Comune non aveva ancora giustificato gli oneri, l’ha fatto solo a giugno 2017». Il consigliere comunale di PvA ha anche sottolineato come nella stessa circostanza avesse richiesto la rescissione dei contratti con Daneco.

La situazione contratti

Al momento infatti sono due i contratti in vigore tra Daneco e Comune. Il primo, stipulato nel 2003, si riferisce allo sfruttamento della discarica e dell’impianto di biostabilizzazione transitorio nonché alla gestione dei servizi come l’estrazione di biogas e percolato. L’altro del 2008 invece si riferisce alla costruzione dell’impianto di biostabilizazzione e del V lotto. I suoli su cui insistono questi impianti sono di proprietà della Daneco e – secondo quanto ha spiegato il presidente Girolamo Capurso – attualmente sono soggetti ad una procedura di pignoramento da parte di un creditore di Daneco.

La vicenda societaria

Piuttosto ingarbugliata è anche la situazione societaria di Daneco, che a luglio scorso ha chiesto la procedura di concordato preventivo. In una situazione simile c’è anche la Waste Italia, impresa correlata alla Daneco. La Waste Italia però ha affittato alla GreenUp un ramo d’azienda per lo sfruttamento del biogas. La GreenUp è attualmente l’azienda che gestisce il biogas nella discarica di Giovinazzo per conto di Daneco.

La rescissione contrattuale del Comune

Premesse che servono per chiarire la vicenda della rescissione contrattuale attivata dal Comune. «Ho chiesto gli atti ufficiali – precisa de Gennaro -. La procedura di risoluzione intrapresa dal Comune il 19 ottobre scorso riguarda il contratto del 2008 e non quello del 2003, in cui sussistono le inadempienze più clamorose e che permette a GreenUp di continuare a fare business. Daneco è uscita dalla porta ed è rientrata dalla finestra».

Il finanziamento regionale

Dubbi sono stati avanzati dagli attivisti di PvA sul finanziamento regionale di 800mila euro per gestire l’emergenza discarica. Infatti nella proposta di deliberazione della giunta regionale, mostrata da de Gennaro, una delle condizioni poste da via Capruzzi per erogare le somme è la revoca del contratto con Daneco (il Comune ha cominciato a scioglierne uno dei due. Inoltre l’ente regionale stabilisce che il Comune dovrà attivare le procedure di risarcimento e recupero del credito.

«Se avessero ascoltato quello che diceva PrimaVera Alternativa a dicembre scorso – ha attaccato de Gennaro – adesso avevamo rescisso il contratto, utilizzato l’arbitrato per farci riconoscere il credito e avremmo potuto utilizzare il finanziamento regionale per gestire l’emergenza».

Prosegue la mobilitazione

Per questi motivi la mobilitazione di PvA va avanti «finché anche l’altro contratto non sarà rescisso, le condizioni non sono cambiate – ha puntualizzato il consigliere -. È intollerabile li rapporto tra Daneco e GreenUp», che secondo i militanti di PvA ricalcherebbe uno schema consolidato accaduto anche a Ghemme. «Questa vicenda – ha concluso de Gennaro – dimostra che noi avremmo fatto prima e meglio. Faremo un esposto in Procura e chiederemo che la magistratura segua la pista dei soldi».

venerdì 27 Ottobre 2017

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