Delusione e scoramento per il mancato risultato. Soprattutto per quella incollatura che non ha permesso a Daniele de Gennaro di laurearsi sindaco di Giovinazzo. Delusione e scoramento che si legge sui post dei suoi sostenitori affidati ai social. Delusione e scoramento che non sta permettendo a de Gennaro di rispondere al telefono. Ci abbiamo provato, inutilmente. L’ormai ex candidato sindaco ha preferito anche lui affidare alla rete le sue personali considerazioni. «Prendo atto – ha scritto – di una sconfitta elettorale ma non umana, lì rimane l'orgoglio per la fiducia dei tantissimi elettori, delle persone che ho incontrato in questi mesi in piazza e nei quartieri, dei candidati stupendi che mi hanno sostenuto e di chi con maturità lo ha fatto al ballottaggio». Quel ballottaggio che gli è stato fatale per due volte. «Ringrazio – ha concluso – ancora una volta tutta Giovinazzo, anche chi non ci ha scelti o chi non ha votato affatto, perché il desiderio più grande è sempre stato aprire una nuova stagione di unità e senso della comunità, e per fare questo non serve essere Primo Cittadino, solo cittadino». E poi gli auguri al suo avversario: «Le mie congratulazioni al nuovo Sindaco Michele Sollecito a cui riconosco la vittoria e auguro buon lavoro».
Ciò che la cronaca non racconta sta venendo fuori dalle voci raccolte per le vie della città e da alcuni video girati la notte del ballottaggio che girano sui social. Si delinea il motivo per cui De Gennaro non ha vinto il ballottaggio e ti rendi conto che qui anziché pensare al futuro della città molti personaggi pensano solo ai loro miseri interessi. Aritmeticamente sommando i voti del primo turno di De Gennaro e Pugliese la vittoria era certa con uno scarto notevole. In pratica De Gennaro perde per 120 voti e senti dire che molte componenti che sostenevano Pugliese (dicono La lista dei cittadini e altri) hanno voltato le spalle a De Gennaro astenendosi o persino votando Sollecito al ballottaggio. Puro individualismo figlio di miseria morale, politica e intellettuale.
2 Se poi si analizza il dato dell'affluenza viene fuori una riflessione sulla rappresentatività che è drammatica. A questo punto non resta che augurare a Michele Sollecito di essere autore di una nuova e migliore pagina amministrativa ricca di iniziativa, progettualità, innovazione e competenza, tutte qualità più volte reclamate dall'opposizione di cui quest'ultima si sentiva titolare. Buon lavoro Michele “..massimo impegno..”, Giovinazzo è all'ultima spiaggia e deve rialzare la testa.