Politica

Michele Sollecito a tutto tondo in villa comunale

La Redazione
Michele Sollecito
In assenza del suo competitore, ha risposto alla stampa locale
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Il confronto tra i due candidati sindaco Michele Sollecito e Daniele de Gennaro non c’è stato. I due protagonisti della volata finale per la elezione del primo cittadino, non si incontreranno almeno fino alla chiusura delle urne. Perché anche venerdì sera, per la chiusura della campagna elettorale i due incontreranno gli elettori in luoghi diversi. Sollecito a piazzale Leichhardt, de Gennaro in piazza Vittorio Emanuele. E in mezzo tra i luoghi prescelti per gli incontri con gli elettori, ci sono gli indecisi, coloro che in qualche modo potrebbero determinare la vittoria dell’uno o dell’altro.

Sollecito dal canto suo ha voluto invitare la stampa locale ieri sera in villa comunale. Per dare vita a una sorta di confronto. E per sottolineare questo, ha voluto esibire la foto cartonata del suo competitore. «Io non ho paura, lui sì», ha affermato più volte rivolgendosi al cartonato. Tante le domande che sono state poste al vicesindaco in carica. E tante le risposte, a volte abilmente ricondotte sul suo programma elettorale, anche quando i quesiti posti erano per così dire delicati. A cominciare da quello che ha riguardato il continuo avvicendamento di assessori e dirigenti comunali durante questi 10 anni. Partendo dalle recenti dimissioni dell’ingegner Antonio Gallucci, dirigente dell’Ufficio tecnico, e sulle cause del divorzio, che potrebbero essere ascrivibili alla gestione della «questione porto» e alla imminente rimozione dei pontili. «I dirigenti- ha risposto Sollecito – sono di nomina fiduciaria del sindaco. Spesso vengono a Giovinazzo per fare “esperienza”. Poi per la loro carriera preferiscono scegliere città più grandi o altre regioni, per questo abbiamo assistito alle numerose dimissioni. Solo in un caso c’è stata distonia tra un dirigente e l’amministrazione comunale. Per tornare a Gallucci le sue sono dimissioni per motivi familiari». Sulla questione legata al porto però non c’è stata risposta.

Come già detto Sollecito si è soffermato molto, rispondendo alle domande, sul suo programma elettorale, su come rilanciare il turismo partendo dalla creazione di un info-point, alla pavimentazione di tutto il borgo antico. E poi la D1.1, la C3, e così via. Il Pug come via maestra per risolvere una serie di problemi anche gravi, le zone artigianali e di espansione appunto, e come strumento per dare un nuovo indirizzo a tutta la città. E sul lavoro? Una voce che appare nel programma elettorale, ma che non è stata mai, o quasi, pronunciata durante tutta la compagna elettorale. Se non ieri sera. Sollecito ha voluto ricostruire tutto la vicenda legata alle possibilità offerte dalla zona Asi e dalle Zes.

Ha persino ringraziato questa testata e il Comitato per la Salute Pubblica per essere stata da pungolo su queste questioni. «Sulla zona Asi – ha detto – non siamo intervenuti in tutto questo tempo, perché dal Consorzio ci avevano detto che bisognava aspettare la saturazione di tutto quanto disponibile su Bari per i nuovi insediamenti. Adesso che tutto è saturo e che come conseguenza del Covid si sono aperte numerose opportunità, siamo in prima linea per dialogare sui nuovi insediamenti nel nostro territorio». Ha persino ammesso che ci sono state interlocuzioni importanti in questo ultimo periodo, ma che per opportunità non è stato comunicato nulla. «Abbiamo mantenuto il giusto riserbo», ha affermato. Anche sulle zone Zes, come sollecito ha affermato, si stanno aprendo nuove opportunità. «La riperimetrazione delle zone economiche speciali – ha affermato – ci danno la possibilità di rientrare come territorio. Ci siamo già iscritti ai nuovi bandi. Siamo in attesa di sviluppi».

Le sue conclusioni sono poi state rivolte alla piazza, ai suoi sostenitori, mentre in un’altra parte della città de Gennaro si rivolgeva ai suoi. E in mezzo ancora gli indecisi. 

giovedì 23 Giugno 2022

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