Politica

Il «brutto pasticciaccio dell’Ufficio Tecnico»

La Redazione
Il Comune di Giovinazzo
Per Primavera Alternativo il distacco del dirigente dell'Utc è un «gioco da fine impero»
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Secondo Primavera Alternativa sono «giochi di potere da fine impero». La vicenda è quella della nomina del dirigente dell’Ufficio Tecnico di Giovinazzo, conferita all’ingegnere Antonio Gallucci a fine maggio dello scorso anno. Una nomina arrivata dopo il contestato incarico affidato al suo predecessore, nonostante fosse in quiescenza. «Una bruttissima vicenda- ricorda Pva – su cui la Corte dei Conti e il collegio dei Revisori dei Conti si pronunciarono chiedendo la revoca e l’annullamento di tutti gli atti firmati da quel dirigente perché quella nomina fu ritenuta illegittima».  

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Con la nomina del nuovo dirigente, a detta del movimento politico, sono cominciati altri problemi. «Secondo molti rumors – scrive Pva – si susseguono e sono sempre più frequenti accesi scontri tra l’amministrazione Depalma – Sollecito &Co e il dirigente, reo di non assecondare tutti i loro “desiderata”. Un film già visto in passato, che ha coinvolto altri Dirigenti e Segretari comunali, di cui si è occupata la magistratura penale e amministrativa». È noto come nel corso del primo mandato del sindaco Tommaso Depalma si siano alternati con estrema frequenza i Segretari Generali e alcuni dirigenti in posti chiave della macchina amministrativa. Un valzer che in questo scorcio finale dell’amministrazione Depalma sembra essere ripreso. Almeno in parte, visto che l’ingegner Gallucci assicurerà il suo contributo a Giovinazzo per due giorni a settimana. Secondo Pva il dirigente, con il benestare della Giunta comunale «è stato spedito al Comune di Acquaviva delle Fonti». Per quanto riportato all’albo pretorio del Comune, il dirigente sarebbe assunto a tempo determinato dal Comune di Acquaviva fino al 10 aprile prossimo, per tre mesi dunque, ma sul portale istituzionale di quest’ultima città, l’ingegnere è riportato come essere in pianta organica.

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Ma prima ancora di dibattere sulla posizione lavorativa del dirigente, emerge, secondo Pva, una scelta incomprensibile: quella di concedere il trasferimento, seppur temporaneo, di Gallucci ad altro comune. «Un fatto gravissimo – scrive il movimento politico – che paralizza ulteriormente l’attività di un Ufficio tecnico già ridotto ai minimi termini per carenza di personale e per la fuga a gambe levate di tanti tecnici. Ma non basta. In Albo Pretorio spuntano come funghi una serie di deleghe di poteri dirigenziali conferite in favore dell’unico funzionario tecnico rimasto in servizio presso l’Ufficio Tecnico, già oberato da una gran mole di lavoro. E non si tratta di deleghe su questioni futili, ma su materie fondamentali (Sportello Unico Edilizia e Sportello Unico Attività Produttive) e procedimenti amministrativi importantissimi, alcuni dei quali particolarmente discussi, discutibili e controversi (concessioni demaniali per spiagge ai privati, chioschi in area agricola, bonifica ex AFP, efficientamento Scuola Marconi)».

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Un carico di lavoro che grava sui dipendenti comunali «costretti a subire le conseguenze negative di questo clima politico – amministrativo». Conseguenze che si ripercuotono sui cittadini e sugli operatori economici «le cui istanze sono “inghiottite” dalle “sabbie mobili” causate dall’incapacità di questa amministrazione che di fatto ha paralizzato anche la struttura tecnica comunale». 

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mercoledì 26 Gennaio 2022

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