Nei giorni scorsi c’è stato anche un intervento del sindaco Tommaso Depalma sul tema della bonifica dei capannoni delle ex Afp. Questo insieme agli annunci sui progetti ammessi a finanziamento dai fondi del PNRR. Una questione cruciale per Giovinazzo, per i proprietari di quei capannoni, con alcuni di loro, proprio per le mancate bonifiche, hanno ricevuto, insieme al primo cittadino, un rinvio a giudizio. «Il sindaco – ha scritto il Comitato per la Salute Pubblica – ha affermato che i proprietari hanno già ricevuto il permesso per buttare giù i capannoni fatiscenti e procedere concretamente alla ripulitura del sito. Ma poco tempo fa Depalma non raccontava un’altra storia e molto diversa?». Il Comitato fa riferimento agli atti pubblicati dallo stesso Comune, risalente al 7 maggio del 2019, come delibera di giunta.
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«In quella delibera – ricorda il Comitato – l’amministrazione Depalma aveva espresso il gradimento per un avveniristico piano di rigenerazione e risanamento dell’area. Poco dopo, a novembre dello stesso anno, con un’altra delibera di giunta aveva deciso di presentare come Comune quel piano, messo a punto dai privati, a Urban Promo». Il progetto prevedeva la rigenerazione dei capannoni rendendoli adatti ad ospitare l’Accademia del Cinema, residenze per giovani e docenti, attività imprenditoriali legate allo sviluppo tecnologico, ed altro, in grado di attirare iniziative da parte di eventuali investitori sia pubblici che privati. «E ora? – si domanda il Comitato – Cosa rimane di quelle promesse, di quei premi? Nulla, solo cenere. Adesso è il Comune stesso che promette la ripulitura totale, l’abbattimento delle strutture un tempo presentate a Urban Promo a Milano come “tipologie di architettura industriale di notevole carattere architettonico”. Erano solo balle allora? O bisogna giustificare adesso l’avvio di una bonifica a lungo desiderata?». In quell’area ci sono imprese di cui tener conto, piccole imprese che sono state escluse dalla zona Zes, le zone economiche speciali, e private dai benefici economici invece cercati dai comuni vicini.
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«Per non parlare del fallimento di ogni azione tentata da Depalma & co. in campo ASI – conclude il Comitato – Volevano uscire dal Consorzio per risarcire gli agricoltori di presunti strozzi fiscali. Non sono riusciti a far nulla. In compenso i finanziamenti per le infrastrutture in quelle aree sono spariti nell’ignavia e nell’assenza dell’Amministrazione Depalma. Chissà se da qualche parte danno qualche premio a chi le spara più grosse. Giovinazzo ha un candidato assai valente».
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