Politica

Francesca Galizia: La riforma degli Istituti tecnici superiori la chiave di volta per lo sviluppo

La Redazione
Lavoro e formazione
Mobilità sostenibile, digitalizzazione, bioeconomia, agricoltura di precisione, questi i campi su cui puntare
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Il sistema di istruzione e formazione tecnica superiore ha bisogno di una riorganizzazione. In tal senso è in discussione in Parlamento una proposta di legge che fa leva sull’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Su questo è intervenuta la parlamentare Francesca Galizia che è da sempre sostenitrice delle eccellenze formative, presenti in Italia, degli Istituti tecnici superiori. 

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«Nel nostro Paese – ha affermato – da circa un decennio operano Istituti tecnici superiori di eccellenza, espressione di una nuova strategia che unendo istruzione, formazione e lavoro riesce a rispondere alla crescente domanda da parte delle imprese di figure altamente specializzate con competenze tecniche e tecnologiche utili a promuovere, in chiave innovativa, la mobilità sostenibile, la digitalizzazione, la bioeconomia e l'agricoltura di precisione». Non è da meno la Puglia, capace di offrire una formazione altamente qualificata. «La nostra Regione – ha affermato ancora – dispone di un'offerta formativa molto ampia ed efficiente: sette, infatti, risulterebbero ad oggi gli ITS tutti operativi nel fornire una formazione altamente specializzata e professionalizzante di elevato valore, utile a colmare il gap tra mondo dell’istruzione/formazione e mondo produttivo. Numerose le partnership che gli Istituti presenti in Puglia hanno stretto con le Aziende del territorio, testimoni privilegiati, queste ultime, delle competenze che il mercato del lavoro richiede». 

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Formazione – lavoro, questa la chiave del successo per gli Istituti tecnici. «È un connubio – ha dichiarato la Deputata – che fa degli ITS un pilastro importante del nostro sistema educativo e formativo e uno strumento su cui investire per rilanciare i nostri comparti imprenditoriali, che dovranno avvalersi di figure altamente specializzate per affrontare, tra le altre cose, la trasformazione digitale e tecnologica. Essi, poi, hanno già dimostrato un significativo successo occupazionale, che ha sfiorato in taluni casi il 100%. Anche durante l'anno pandemico, il 2020, emergono dati importanti che rivelano come l’80% dei diplomati ITS abbia trovato lavoro a un anno dal diploma. Tra questi ben il 92% degli occupati in un’area coerente con il percorso di studi». 

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I fondi europei possono diventare quindi un ulteriore volano per lo sviluppo della Regione, partendo appunto dalla formazione.
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giovedì 1 Luglio 2021

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Maria P.
Maria P.
2 anni fa

Digitalizzazione? Speriamo ci spieghino meglio cosa intendono con questa parola magica. Un grosso favore ai produttori cinesi di tablet e dispositivi? A cui si associa il pericolo di creare giovani autistici digitali.

Maria P.
Maria P.
2 anni fa

A ben guardare tutti gli incentivi dei 5stelle favoriscono prodotti cinesi, dai monopattini della cosiddetta mobilità sostenibile ai computer della digitalizzazione. Non è un caso e dietro la retorica green si nascondono (male) grandi interessi economici.

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