Quale il futuro dell’Europa? A questa domanda risponderanno i partecipanti alla conferenza che si terrà il 9 maggio, e che parte da una idea del Presidente della Repubblica di Francia, Emmanuel Macron, che nel marzo del 2019 ha immaginato un «Rinascimento europeo».
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Una idea rilanciata formalmente dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen con un obiettivo preciso: quello di promuovere un ruolo attivo e determinante dei cittadini europei nella costruzione del futuro dell’Unione. La conferenza si sarebbe dovuta tenere lo scorso anno, in concomitanza del 70eimo anniversario della «Dichiarazione Schuman» con al quale proponeva la creazione di una Comunità europea del carbone e dell’acciaio, dichiarazione che segnò il primo passo verso l’Europa Unita.
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«La Conferenza, prima nel suo genere – ha dichiarato l’onorevole Francesca Galizia – costituisce uno strumento per rilanciare il progetto democratico europeo, attraverso il coinvolgimento dal basso di tutti i cittadini europei e la società civile, che si vedranno impegnati all'interno di un dibattito aperto, inclusivo e trasparente. La pandemia e le sue conseguenze economiche e sociali hanno infatti portato alla luce importanti lacune del progetto europeo. Chiedere alla cittadinanza di evidenziare quelle che percepisce come più rilevanti consentirà di individuare più facilmente misure di intervento politiche e istituzionali necessarie a orientare la giusta direzione che dovrà prendere l'Europa».
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Galizia è capogruppo della Commissione Politiche dell’Ue alla Camera dei Deputati. «La conferenza – afferma ancora la parlamentare – si articolerà in vari spazi, virtuali oltre che fisici: è già fissato il lancio della piattaforma digitale della Conferenza, che sarà multilingue così da permettere ai cittadini di ogni angolo d'Europa di contribuire direttamente, esprimendo le loro opinioni su qualsiasi argomento che considerano importante nel quadro europeo. La piattaforma e tutti gli eventi organizzati dovranno basarsi sui principi di inclusività, apertura, trasparenza e ogni singola attività e contributo dovranno essere resi pubblici».
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È una occasione per sentirsi cittadini europei e contribuire al proprio futuro. «L’invito – conclude Galizia – è quello di cogliere l’occasione e far sentire la propria voce».
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