Politica

Le esternazioni di Depalma viste da Partito Democratico

La Redazione
Bandiera Pd
A difesa di quei lavoratori additati come «Vigili a mani giunte»
scrivi un commento 62

Il post di Tommaso Depalma con cui riferiva di aver «invitato» un gruppo di giovani a disperdersi, perché assembrati e senza mascherina, ha suscitato reazioni variegate. Molte di approvazione, altrettante di disappunto. Queste ultime non tanto per l’invito rivolto a quei giovani, ma per i toni, le accuse, anche esplicite, a chi non farebbe il proprio dovere.

nn

Nel coro di chi prova disappunto per le esternazioni del sindaco, c’è il Partito Democratico, che difende i lavoratori bistrattati dalle dichiarazioni del primo cittadino. Lavoratori che in questo caso sono i Vigili urbani. «Siamo all’inverosimile – scrive il Pd – Un sindaco che blasfema e offende finanche quei vigili urbani, che, in qualità di primo rappresentante della “famiglia” comunale dovrebbe tutelare, quantomeno pubblicamente». Il riferimento del Pd è a quella frase ben evidente che si legge nel post di Depalma dove afferma che «mi porta per prima cosa a pensare di chiamare vigili (sempre che a quell'ora non abbiano già messo le auto a posto e aspettino il fine turno delle 21 comodamente in ufficio». La frase non è piaciuta a molti, non solo al Pd, ma c’è dell’altro. «Anziché ammonire quei giovani irresponsabili da educare al rispetto delle regole – è scritto nel comunicato dei Democratici – il sindaco pensa bene di dare loro ragione quando asseriscono che, nei giorni di Pasqua e Pasquetta, “i vigili guardavano a mani giunte”, e che “non ha visto elevare nemmeno una sanzione dalla P.M. per quei 2 giorni”». Come afferma il Pd, Depalma dovrebbe fare mea culpa, piuttosto che «bistrattare i dipendenti comunali al servizio della collettività». E ancora «dovrebbe ripensare all’incapacità amministrativa e operativa sua e della sua amministrazione nel non aver dato ancora oggi un comandante, una guida a quel “gruppo di soldati” in un periodo così difficile, che assomiglia ad una guerra. Si sa, una barca senza timone in un mare in tempesta non tocca riva e va presto a fondo». L’affondo del Pd è anche verso la gestione della pandemia a Giovinazzo e in particolare sulla campagna vaccinale, proprio in queste ore nell’occhio del ciclone in Puglia, e su quelle che sono le emergenze ami risolte a Giovinazzo. «È suo dovere e della sua amministrazione – scrive il Pd – in particolar modo dell’assessore ai servizi sociali, provvedere ad allestire l’hub vaccinale individuato a Giovinazzo, cosa che non si è ancora fatto a differenza di molti altri comuni viciniori. Che era loro dovere evitare di spendere altre decine e decine di migliaia di euro per un nuovo bando di progettazione per la casa di riposo a cui ora servono altri finanziamenti per chiudere un cantiere aperto in pompa magna oltre tre anni fa in barba ai tanti ospiti emigrati in altre strutture o nel frattempo deceduti e ai molti dipendenti emigrati fuori città o ancora senza un impiego. E non sarà, forse, responsabilità loro se nell’ottica “Della riorganizzazione della rete di assistenza territoriale della Regione Puglia”, al di là della Casa della Salute, sembra che Giovinazzo sarà bocciata a riguardo, perché tali assegnazioni di servizi risulteranno tutti appannaggio della città di Molfetta e specificatamente di un consorzio di cooperative sociali molfettese».

nn

E poi la conclusione: «Si mettano da parte le offese, specialmente quelle rivolte ai pubblici “servitori della città” e si cerchi di fare il proprio dovere con responsabilità e, soprattutto, con garbo istituzionale».

nn

 

nn

 

nn

 

nn

 

n

lunedì 12 Aprile 2021

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti

Le più commentate della settimana