Politica

Le organizzazioni sindacali della scuola chiedono il ripristino del tavolo sulla sicurezza

La Redazione
Docenti e DAD
«Non si può continuare a scaricare sulle famiglie il fardello della scelta tra didattica in presenza o a distanza»
scrivi un commento 10

«Il Presidente della Regione Puglia, nella sua qualità di massima autorità sanitaria della Regione e di responsabile del sistema sanitario regionale, soggetto dotato di capacità decisionale in quanto eletto democraticamente dai cittadini, dovrebbe operare una scelta chiara e limpida assumendosi le responsabilità connesse all’esercizio del suo ruolo». Così scrivono in un comunicato congiunto le organizzazioni sindacali Cism Usmi Scuola, Fidae Puglia e Basilicata, Cisl Scuola, Anp Puglia, Confcooperative Puglia e l’Anisei Confindustria Puglia e Basilicata. L’oggetto è la confusione creata tra le diverse ordinanze firmate da Emiliano, i ricorsi al Tar, e le relative sentenze del Tribunale amministrativo regionale. 

nn

«A distanza di più di tre mesi dall’adozione della prima ordinanza del Presidente della Regione – si legge nel comunicato – con la quale si disponeva la sospensione dell’attività in presenza, il mondo scolastico pugliese si ritrova nuovamente alle prese, nel giro di sole 72 ore, con due nuove ordinanze; la n.56 del 20   febbraio e la 58 del 23 febbraio, che ripropongono i dubbi e le incertezze che hanno contraddistinto questo tormentato periodo». Le ordinanze prevedono la didattica a distanza, «solo apparente – affermano le organizzazioni sindacali – ma si lascia poi aperto uno spiraglio per una deroga, permettendo di ammettere in presenza gli alunni che, per “ragioni non diversamente affrontabili”, non abbiano la possibilità di partecipare alla didattica digitale integrata». Secondo il comunicato tutto questo scarica sulle famiglie e sulle scuole il gravoso compito di certificare e verificare quali siano le ragioni delle scelte circa la didattica in presenza o a distanza «generando ulteriori incertezze e conflittualità che danneggiano gravemente le comunità scolastiche, già fortemente provate dai sacrifici e dalle restrizioni legate all’emergenza sanitaria». 

nn

«Non si può condividere – si legge ancora nel comunicato – un’impostazione che continua ad affidare alle famiglie o alle scuole la drammatica scelta sul bilanciamento tra diritto alla salute e diritto allo studio, ponendo i due diritti sempre e comunque in alternativa tra loro, quando invece è evidente che i due diritti fondamentali vengono entrambi sacrificati a favore di altre libertà». Solo con l’ultima ordinanza firmata dal Presidente della Regione sono stati resi pubblici i dati della diffusione del contagio all’interno delle scuole. Dati ripetutamente richiesti ma mai resi noti prima d’ora. Quello che le organizzazioni sindacali chiedono è che sia ripristinato il tavolo regionale sulla sicurezza nelle scuole di ogni ordine e grado «per affrontare in maniera specifica le criticità delle scuole pubbliche paritarie» 

nn

«Le scuole pubbliche paritarie – conclude il comunicato – hanno garantito, in un periodo di enorme difficoltà, sia la didattica in presenza in piena sicurezza sia la didattica a distanza con la massima efficienza, ma continuano a chiedere che le decisioni regionali siano improntate ad un criterio di massima chiarezza, evitando tutte le attuali incertezze che aumentano la conflittualità e acuiscono quel divario sociale, che  contraddice lo straordinario progetto di eguaglianza contenuto nelle norme costituzionali dedicate al diritto allo studio».

n

venerdì 26 Febbraio 2021

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Fausto Bagnato
Fausto Bagnato
3 anni fa

Nella Terra di Padre Pio, si possono avverare anche questi miracoli.
Speriamo che, la stessa cosa, avvenga nelle altre Regioni, specialmente in quelle del Mezzogiorno dell' Italia.

Marco
Marco
3 anni fa

Emiliano vuole solo scaricare sulla scuola la responsabilità dell'aumento dei contagi. Un diversivo sulla carenza di vaccini.