Politica

Urbanistica e Lavori Pubblici: Tre mesi di atti da annullare

La Redazione
Daniele de Gennaro
Il Collegio dei revisori dei conti chiede all'amministrazione dei conti la revoca di tutti i provvedimenti firmati dal dirigente del Terzo settore
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«Cronaca di un disastro annunciato» così ha esordito Daniele de Gennaro nel corso di una sua comunicazione che al tempo dei social e al tempo della pandemia si è svolta attraverso la pagina Facebook di Primavera alternativa. Un disastro annunciato, quello posto in essere dall’amministrazione comunale, tutto consumato nel settore dell’Urbanistica e dei Lavori pubblici. Per gli atti, firmati dal dirigente del terzo settore, che nonostante  fosse in quiescenza per raggiunti limiti di età, ha continuato a produrre e che adesso rischiano di essere tutti invalidati. A chiedere la revoca di quegli atti, dopo gli esposti delle opposizioni, le loro pregiudiziali in consiglio comunale, l’abbandono dei lavori del consiglio sui punti legati al settore in questione, adesso è il Collegio dei revisori dei conti. La loro richiesta formale, arriva dopo che l’Ispettorato per la Funzione Pubblica, presso il Consiglio dei Ministri, aveva intimato, lo scorso 5 gennaio, e in termini perentori, di avere conto sulle funzioni di un dirigente che non aveva legittimità ad avvallare gli atti prodotti. Chiedendo anche prove tangibili sull’annullamento del rapporto tra lo stesso dirigente e il comune di Giovinazzo. «Decine di atti amministrativi firmati dal 10 novembre ad oggi – ha sottolineato de Gennaro – tutti privi di legittimità soggettiva, saranno annullati, a discapito dei cittadini di Giovinazzo e di quanti avrebbero voluto investire in questa città». Atti che riguardano le concessioni, i permessi a costruire, condoni e così via. «L’urbanistica e i lavori pubblici a Giovinazzo sono come per il gioco dell’oca, con il giocatore che torna sempre al via e non progredisce mai – ha affermato ancora de Gennaro –  Eppure anche la Corte dei Conti, aveva chiarito che il dirigente andato in quiescenza per raggiunti limiti d’età non poteva più collaborare con l’ente da cui dipendeva. Ma l’amministrazione comunale ha voluto andare avanti, sorda a tutti i richiami». Cosa succederà adesso? Tre mesi di lavoro, di atti prodotti, di speranze e aspettative dei cittadini, potrebbero essere cancellati.

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mercoledì 20 Gennaio 2021

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