Cultura

“Occorre un uomo” e “Omelie inedite”, domani la presentazione di due libri su don Tonino Bello

La Redazione
Don Tonino Bello
Alle 18,30 al Seminario regionale di Molfetta. Interverranno gli autori e il vescovo Domenico Cornacchia
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Domani, martedì 7 gennaio, alle ore 18,30 presso l’Aula Magna del Pontificio Seminario Regionale di Molfetta, saranno presentati due libri, di recente pubblicazione, relativi all’episcopato del Servo di Dio Monsignor Antonio Bello. Si tratta di Sulla tua parola. Omelie inedite” a cura di Vito Angiuli e Giancarlo Piccini (San Paolo) e di Occorre un uomo. Tonino Bello educatore di Lazzaro Gigante (La Meridiana).

La serata sarà introdotta da Monsignor Giovanni Caliandro, Rettore del Seminario Regionale. Presenti gli autori Monsignor Vito Angiuli, vescovo di Ugento – Santa Maria di Leuca, Giancarlo Piccinni, presidente della Fondazione “don Tonino Bello” e Lazzaro Gigante, docente di Pedagogia alla Lumsa. Le conclusioni saranno affidate a Monsignor Domenico Cornacchia, vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi. L’iniziativa, proposta dall’Ufficio pastorale diocesano, è aperta a tutti.

“Sulla tua parola. Omelie inedite” a cura di Vito Angiuli e Giancarlo Piccini (ed. San Paolo).
«Una vera riscoperta, queste nove omelie di don Tonino Bello, che risalgono agli anni in cui era ancora parroco e cominciava la sua grande corsa di pastore. Sono testi che, dunque, hanno un duplice valore: testimoniano come i temi che egli avrebbe amato da vescovo già crescevano e si sviluppavano in lui fin dai tempi della sua vita presbiterale, così come l’impegno per i deboli di ogni genere; ma ci rivelano anche un linguaggio appassionato, che la trascrizione dalla viva voce ci restituisce in maniera folgorante. Queste parole sono state conservate grazie alla cura di una fedele, che le registrò ai tempi in cui furono pronunciate».

“Occorre un uomo. Tonino Bello educatore” di Lazzaro Gigante (ed. la meridiana)
«Tanti sono i punti di incontro tra una visione sostanzialmente religiosa dell’educazione, quale quella di don Tonino Bello e dell’appassionato autore che narra e analizza in questo volume le sue convinzioni e il suo modo di agire, e quella di un laico, diciamo pure un non credente quale sono io che qui scrivo. Il punto di arrivo è assai simile anche quando il punto di partenza è diverso. […] Dice don Tonino che gli educatori sono coloro ‘che disturbano il manovratore; coscienza critica; spina dell’inappagamento conficcata nel fianco del mondo’, ed è questa una definizione appassionata e definitiva che concerne chi crede e chi non crede, tutti coloro che avvertono nel loro sangue e nella loro anima l’indispensabilità, il dovere. La necessità assoluta di reagire alla Storia, all’imperfezione
dell’uomo e delle sue costruzioni, alla prepotenza del potere e all’oscenità delle sue manifestazioni.
(dalla prefazione di Goffredo Fofi).

lunedì 6 Gennaio 2020

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