«Era il 1° maggio 1983. In una cella di galera, per espressa volontà della ‘Ndrangheta, nasceva Puglia la Sacra Corona Unita, la quarta mafia. Dalla sua dissoluzione, nel processo di due anni dopo, come schegge impazzite nacquero tutti i sistemi organizzati criminali pugliesi. Tra questi la Camorra Barese». Il passato e il presente della criminalità barese affrontato con il rigore dello studioso e l’acume dell’osservatore. È questo “Bari Calibro 9” (Edizioni radici Future), l’ultima fatica letteraria del criminologo giovinazzese Domenico Mortellaro, in libreria da pochi giorni.
«Il libro – spiega l’autore – è frutto dello studio dell’organizzazione attraverso le motivazioni a sentenza dei maxi processi, i colloqui con alcuni osservatori privilegiati, la raccolta degli articoli e degli approfondimenti e la costante opera di osservazione e indagine socio-criminologica sul territorio e nei quartieri di Bari. Questo approfondimento è iniziato nel 2007, quando mi sono reso conto che nessuno aveva mai scritto o si era mai occupato di questo sistema criminale. La speranza, ora che un pezzo della classe politica, amministrativa e accademica ha iniziato ad ammettere l’esistenza della Camorra Barese, è quella che, partendo da questo primo studio, sia possibile lanciare una politica nuova di legalità e ricucitura sociale nella città di Bari»-
Domenico Mortellaro è dottore di ricerca in “Teoria e ricerca sociale”, criminologo ed esperto di sociologia del crimine e della devianza. Collabora come . Collaboro come formatore e analista con organi statali e privati, oltre che come collaboratore in progetti di educazione e formazione con scuole e strutture alternative a quelle detentive – progetti di recupero e alternative alla pena.