Arte

“Con la luce negli occhi” per ricordare Michele Cea

La Redazione
Michele Cea
Dall'11 al 19 settembre a Milano la kermesse dedicata agli artisti emergenti. Il Comune di Bitonto è tra gli enti patrocinatori
scrivi un commento 32

Nove giorni dedicati all`arte e ai giovani artisti emergenti. Dall`11 al 19 settembre andrà in scena a Milano, nello Spazio Ex Fornace, la manifestazione artistica “Con la luce negli occhi”, in occasione della sesta edizione del Premio Michele Cea, artista originario di Giovinazzo prematuramente scomparso a soli 27 anni.

nn

La rassegna è organizzata dalla Fondazione Michele Cea con il patrocinio di Comune di Milano-Municipio 6, Regione Puglia, Città Metropolitana di Bari, Liceo Artistico di Brera, Accademia delle Belle Arti Michelangelo di Agrigento, Associazione Regionale Pugliesi, Casa delle Artiste, Prs Puglia, Gal, Comune di Bitonto, Comune di Binetto, Comune di Giovinazzo, Comune di Grumo Appula, Comune di Modugno, Comune di Palo del Colle, Comune di Terlizzi, e il sostegno di Fondazione Cariplo, BCC Carate Brianza, Well See, World Art, Anteprima design, Maiestu Mindmade.

nn

Arti figurative, letteratura, fotografia e poesia s’incontreranno durante la kermesse che si aprirà sabato 11 settembre con la proclamazione dei vincitori del Premio Michele Cea, scelti tra i dodici artisti finalisti emergenti, italiani e stranieri, selezionati da un`apposita giuria.

nn

A fare da testimonial durate la serata inaugurale l`attrice Margot Sikabonyi, volto noto della serie televisiva Un medico in famiglia.

nn

 

nn

Michele Cea

nn

Artista contemporaneo, nasce a Milano nel settembre 1988 e già in tenera età passa parecchio tempo tra pennarelli e colori. Bellissimo il suo “Banco del pesce” disegnato e dipinto ad acquerello a cinque anni. Adora il mare ed è affascinato dalle conchiglie che colleziona. Pratica vari sport, soprattutto il calcio in cui si distingue per velocità ed intelligenza di gioco. Dopo la maturità scientifica, si iscrive alla facoltà di Sociologia in Cattolica dove si laurea in breve tempo.

nn

Si interessa, inoltre, a studi di filosofia e psicologia, fa volontariato seguendo i ragazzi dalle vicissitudini complesse. Incomincia a dedicarsi così, con passione e sensibilità, a chi è in difficoltà. Vuole diventare educatore per aiutare chi non ha la consapevolezza o la fortuna di avere una vita felice, chi è oppresso nell’anima dal dolore di vivere in una società che non lo accetta e in cui non si riconosce, piena di ostacoli e di solitudine. Contestualmente approfondisce la sua ricerca artistica e lo studio della storia dell’arte, avvicinandosi ai grandi maestri del passato: Michelangelo, Leonardo, Caravaggio arrivando a Dalì. Ama così tanto l’arte da tatuare sul suo corpo, come su una tela, i particolari dei capolavori dalla Cappella Sistina, le “Tentazioni di Sant’Antonio” di Salvador Dalì e altre opere dal profondo significato simbolico.

nn

Nel 2013 condivide gli ideali del Metateismo e, nel 2015, diviene uno dei soci fondatori del centro artistico culturale Leonardo da Vinci a Milano. Negli ultimi due anni partecipa a mostre di grande rilevanza artistica facendosi conoscere ed apprezzare da numerosi critici che di lui hanno scritto.

nn

Muore il 22 luglio del 2015. Il papà Nicola e la madre Lina Bavaro danno vita alla Fondazione a lui dedicata.

n

venerdì 3 Settembre 2021

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti

Le più commentate della settimana