«L’Italia è il mare. Ma non sa che farsene: modeste proposte per ritrovare le onde perdute». È il sottotitolo provocatorio del numero di novembre scorso della rivista di Geopolitica Limes. È anche un monito, una sfida per l’Italia che corre il rischio di diventare Stato inerte nel complesso scacchiere mediterraneo.
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È questo il tema del secondo appuntamento dei «Dialoghi mediterranei», un ciclo di incontri voluto dalla Vedetta sul Mediterraneo, che per le note ragioni legate alla pandemia in corso, si svolgerà online sulle pagine facebbok delle stessa Vedetta e su Lorenzo Scaraggi-Vostok100k, oltre che sul canale YouTube Vostok100k, il 30 gennaio a partire dalle 10. «Geopolitica del Mediterraneo: Confini e frontiere» il titolo dell’incontro a cui parteciperanno, introdotti da Stefano Bronzini, Rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, il Comandante della Scuola Sottufficiali della M.M. di Taranto, Enrico Giurelli, Riccardo Pagano, Direttore del Dipartimento Jonico – Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Stefano Zunarelli, Presidente AIDINAT-Associazione Italiana Diritto dei Trasporti e della Navigazione, Laura Tafaro, Coordinatore del Corso di studio in "Scienze e gestione delle attività marittime", intervengono Lucio Caracciolo, Direttore di Limes, Fabio Caffio, Ammiraglio Ispettore (CM) “Riserva”, Luca Sisto, Direttore generale di Confitarma. Introduce e modera Nicolò Carnimeo, Presidente dell’associazione «Vedetta sul Mediterraneo».
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n«Dialoghi Mediterranei» nasce nell’ambito del Piano Straordinario di sostegno in favore del Sistema Regionale della Cultura e dello Spettacolo colpito dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 «Custodiamo la Cultura in Puglia», frutto della cooperazione tra Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese.
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