Il Dipartimento Salute della Regione sta cercando dinprevenire una ulteriore ondata di contagi. Quella che potrebbe metterenseriamente in crisi tutto il sistema sanitario regionale. Per questo stanrichiamando, su base volontaria, i medici in pensione. Il provvedimento, l’avvisonper compilare la graduatoria sarà pubblicato lunedì, la dice lunga sullenpreoccupazioni che tutto il sistema sanitario pugliese sta vivendo per farnfronte a quella che è a tutti gli effetti la seconda ondata della pandemia danCovid 19. I medici che decideranno di tornare in corsia, saranno assegnati innbase alle loro specialità nei reparti ospedalieri dove più carente è ilnpersonale. Contemporaneamente part lo stop ai ricoveri programmati per altrenpatologie e per i non urgenti. Proprio per programmare l’eventualità dinreperimento di ulteriori posti letto da tenere a disposizione degli ammalati dincoronavirus. «Il problema – spiega l’assessore alla sanità Pierluigi Lopalco –nnon sono le terapie intensive, almeno per ora, ma reperire i posti letto pernquei contagiati che hanno bisogno di cure ospedaliere e che non rientrano trangli asintomatici». Altri 100 posti letto sono stati reperiti e messi andisposizione dalla clinica Mater Dei dinBari, dopo quelli riattivati al Policlinico, al Miulli e all’ospedale dinBisceglie, in una sorta di corsa contro il tempo, per poter far fronte nelnmiglior modo possibile all’emergenza.
Cronaca
Si va verso l’arruolamento dei medici in pensione
Le strategie per far fronte all'emergenza Covid
Sbagliatissimo, come a marzo si è visto che i medici in pensione essendo anziani sono una categoria a rischio che dovrebbe invece limitare i contatti.