Cronaca

La seconda ondata del virus sarà peggiore della prima

Mino Ciocia
Mino Ciocia
bollettino covid
La previsione degli scienziati si sta concretizzando. E c'è ancora chi polemizza
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Virologi e scienziati lo avevano preannunciato. La seconda ondata del coronavirus potrebbe essere più grave della precedente. Una previsione che evidentemente non è stata abbastanza presa in considerazione, e che si sta concretizzando, visto l’andamento delle curve legate alla diffusione del virus. Nuovi picchi di contagio, solo ieri in tutta Italia sono stati oltre 8800 i nuovi casi, crescono i ricoveri in ospedale e anche le terapie intensive dedicate ai casi di Covid hanno riaperto i reparti. Cresce il numero dei decessi. Se la situazione italiana diventa sempre più complessa, sempre i virologi e gli scienziati, ipotizzano picchi a novembre di oltre 15mila casi al giorno. In Europa la situazione è ancora peggio. Tanto che i governi hanno deciso misure drastiche che vanno dal coprifuoco in otto città della Francia dalle 21 alle 6, il Portogallo ha vietato tutti i tipi di festa, l’Olanda vieta la vendita degli alcolici dopo le 8 di sera, l’Irlanda del nord ha chiuso per due settimane le scuole e per 4 settimane pub e ristoranti, la Germania chiuse i locali pubblici dalle 23 alle 6. In pratica sono più o meno le stesse misure che sta adottando l’Italia. Solo che nel Bel Paese i provvedimenti sono accompagnati dalle solite polemiche. Gli sforzi di tutti i Paesi Europei, sono quelli di non arrivare a un «chiudiamo tutto» per non mettere in ginocchio quello che resta delle economie nazionali, eppure in Italia, Paese che ha segnato la rotta per combattere il Covid 19, c’è ancora chi ritiene di avere proprie ricette per limitare la diffusione del virus. Quel «chiudiamo tutto» che è possibile avvenga in prossimità del Natale, secondo le più nefaste previsioni. Ce lo avevano detto, durante la prima ondata della pandemia: bisogna imparare a convivere col virus almeno fino alla messa a punto di un vaccino realmente efficace. Ecco, i sacrifici che il Governo italiano, così come quelli europei, sta chiedendo, è di imparare a convivere col Covid. E per farlo alcune limitazioni sono necessarie. Su la mascherina quindi, niente assembramenti, niente movida, distanziamento, e proviamo a diventare per davvero un Paese migliore.

venerdì 16 Ottobre 2020

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