Quell’odore acre che per più di un nottenha avvolto Giovinazzo e che tutti hanno sentito. Le segnalazioni si sononripetute, ma l’origine è rimasta sconosciuta anche se molti hanno ipotizzato anrifiuti incendiati nell’agro giovinazzese. È assai probabile che ad andare innfumo siano state grosse quantità di plastica, la cui fusione produce diossina,nun veleno per la salute pubblica. Ne è cosciente il neonato comitato «Difendiamo tutti la nostra città, Giovinazzo»,npromosso dall’ex comandante della stazione dei Carabinieri, Antonio Galizia.n«La nostra città – scrive Galizia – non ha bisogno di industrie. Ha bisogno di un bel porto turistico, curandell’ambiente, e soprattutto tanto turismo». Naturalmente quel cattivo odore èncontroproducente per la vocazione che Giovinazzo si vuole dare. «Chiunque sianresponsabile di quei roghi la deve smettere – dice ancora Galizia – non sinrende conto che quel fumo può essere causa di patologie tumorali. Segnaliamonalle autorità competenti chi attenta alla nostra salute. Difendiamo l’ambiente».nIl movimento è adesso in fase di costituzione e come impegno avrà quello dinsalvaguardare l’ambiente e la salute pubblica, pubblicizzare al massimo lancittà per attirare turismo. L’appello di Galizia è rivolto a tutti. «Tuttininsieme – conclude – abbiamo più possibilità di difendere il nostro territorio».n
Cronaca
«Quel cattivo odore di plastica bruciata è un attacco alla salute e al territorio»
Galizia lancia il comitato «Difendiamo la città»
Ma se i turisti li trattate come polli da spennare, e poi il porto turistico e chi ve lo fara' babbo natale?