Cronaca

Le discoteche rimarranno chiuse. Respinto il ricorso al Tar Lazio

La Redazione
Movida
«Le misure di sanità pubblica sono prevalenti»
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«La posizione di parte ricorrente risulta recessiva rispetto all’interesse pubblico alla tutela della salute nel contesto della grave epidemia in atto». In breve la salute prima di tutto. È questa la motivazione con cui il Tar Lazio ha detto no alla sospensione per il ricorso presentato in via urgente dai gestori delle discoteche e dei locali da ballo, rappresentati dal Silb-Fipe, che si opponevano al Ministro della Salute come misura per il contenimento della diffusione del Covid 19. Una motivazione rafforzata dalla «comune volontà della Conferenza dei presidenti delle Regioni e del Ministero dello sviluppo economico di aprire con immediatezza un tavolo di confronto con le Associazioni di categoria, al fine di individuare interventi economici di sostegno nazionale al settore interessato». Il rischio adesso, secondo i rappresentanti sindacali dei gestori delle discoteche, è che proliferi l’abusivismo. Feste non autorizzate, in luoghi non controllabili che potrebbero sortire effetti peggiori degli assembramenti nei luoghi deputati al ballo e al divertimento. «L’oggetto primario è nell’elevato livello di discrezionalità tecnica e amministrativa in relazione alla pluralità di interessi pubblici e privati coinvolti e all’esigenza di una modulazione anche temporale delle misure di sanità pubblica nella prospettiva del massimo contenimento del rischio» conclude il dispositivo del Tar Lazio che ribadisce l’obbligo della mascherina nei luoghi pubblici dove c’è il rischio di assembramenti.

giovedì 20 Agosto 2020

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