Per le prossime elezioni regionali si prepara la politica ma ancora prima scende in campo il malaffare. Almeno a giudicare dalle indagini che il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, sta conducendo su delega della Procura della Repubblica. Con perquisizioni e acquisizioni di documenti nell’ambito di una inchiesta che vede coinvolti privati imprenditori, funzionari pubblici, in tutta la provincia, che a vario titolo avrebbero posto in essere un collaudato sistema finalizzato alla produzione di false fideiussioni per ottenere autorizzazioni regionali per l’esercizio di attività economiche e ingenti contributi pubblici. La base operativa, secondo la GdF, sarebbe a Monopoli, ma coinvolgerebbe un politico di rango regionale. Alfonso Pisicchio, questo il suo nome, un nome di peso, che ha avuto suoi referenti anche a Giovinazzo in occasione dell’ultima tornata elettorale per la elezione del sindaco. L’assessore all’urbanistica, questo il suo ruolo in Regione, si è detto subito estraneo alla vicenda. «Ho sin da subito fornito la mia totale disponibilità a collaborare con gli organi inquirenti – ha dichiarato l’assessore regionale all’urbanistica – Sono assolutamente tranquillo e totalmente estraneo ai fatti oggetto di indagine, che non riguardano affatto la mia attività istituzionale». Ci sarebbe il voto di scambio, come altra ipotesi di indagine. Voti, per la prossima campagna elettorale, in cambio di posti di lavoro, secondo gli inquirenti. Intanto la Guardia di Finanza ha accertato che gli imprenditori beneficiari di false polizze fideiussorie, hanno incassato illecitamente per il triennio 2018/2020, ben 50milioni di euro messi a disposizione dai fondi comunitari. Fondi utili allo sviluppo regionale, per la realizzazione di opere pubbliche.
Cronaca
Pronti al voto: parte il malaffare
Voto di scambio e false polizze fideiussorie nell'inchiesta della Guardia di Finanza
Notifiche
Login
0 Commenti