Prove tecniche per un nuovo lockdown. Così è sembrato essere stata la serata di ieri, dopo le maggiori aperture l’inizio del primo fine settimana, dopo il lungo periodo di quarantena che ci ha visti tutti chiusi in casa per evitare contagi da coronavirus. E quelle «prove tecniche» si sono viste tutte sul lungomare di ponente, in particolare lungo tutto il tratto della «Trincea». Centinaia di giovani, in gran parte senza mascherina, assembrati come se niente fosse successo tra l’inverno e questa prima parte della primavera.Assembrati nei luoghi della movida già dal tramonto e fino a sera tardi. Talmente tanti che infine sono dovute intervenire le forze dell’ordine per far sgombrare. Sono dovuti intervenuti in forze per far rispettare quella prima regola per evitare il contagio che è il distanziamento sociale. Nessuna sanzione al momento, solo avvertimenti, ma come ha riferito il sindaco Tommaso Depalma, «stiamo lavorando da questa mattina per mettere in campo strategie utili per evitare quanto successo la scorsa sera». E tra le strategie, anche le multe previste in caso di assembramento e di comportamenti non corretti. «Sanzioni che andranno comminate – ha sottolineato Depalma – non ai gestori dei locali pubblici che fanno il loro lavoro nel rispetto delle regole, ma a quegli avventori che si ostinano a stazionare davanti ai pubblici esercizi quando non dovrebbero». A lamentarsi sono anche i titolari degli esercizi commerciali lontani dai luoghi della movida. «Siamo rimasti chiusi per te mesi – affermano – non vorremmo che per il comportamento di qualche incosciente dobbiamo correre il rischio di richiudere». Depalma intanto ha scritto al Prefetto per chiedere maggiori presenze delle forze dell’ordine. «La gestione di questa fase così delicata – ha detto – non può essere scaricata sui sindaci che per far fronte a tutto questo si sentono soli. Chiediamo se necessario anche l’intervento dell’esercito per far rispettare le prescrizioni che comunque esistono in questa fase». Nessun liberi tutti, il messaggio finale, ma rispetto delle regole. «Tutti dopo i mesi di chiusura – ha concluso il sindaco – sentiamo l’esigenza di uscire – di incontrare qualche amico, di consumare qualcosa. Ma i lungomare di Giovinazzo sono estesi. Ci vuole poco a non assembrarsi in un unico luogo. Si può ordinare qualcosa da bere e allontanarsi, rimanendo all’aria aperta ma senza creare assembramenti».
Cronaca
Assembramenti a ponente. Sono intervenute le forze dell’ordine
Depalma: «Al vaglio strategie e sanzioni per far rispettare le regole»
Fino ad ora si sono multati i due vecchietti alla panchina e inseguito i runners con elicotteri e droni. Ora ammucchiate a centinaia facendo finta di non vedere. Gli “immuni” non si lamentino poi delle attività CHIUSE delle loro famiglie.
Ma la colpa maggiore è dei commercianti senza scrupoli che rischieranno di chiudere prima ancora di aprire e delle forze dell'ordine che a quei gestori da sempre consentono baldorie a tutte le ore.
e oltre l'orario consentito a chi spetta la multa al gestore o all'avventore?
X colpa degli stupidi pagheremo cara la ricaduta…..il Sindaco si dette da fare….
Speriamo che così lo capiscono
Dovevano multarli e nn lasciarli andarli, la loro incoscienza mette a rischio tanta gente
Tutti bravi a fare gli sceriffi ma come mai allora ve la prendete con la movida per ipotetici contagi e invece alla Siciliani carni di Palo dove c'erano 71 contagiati certificati si è continuato a lavorare tranquillamente?
Temo una lotta generazionale tra adulti e anziani terrorizzati dalle notizie tv e giovani che invece ignorano la propaganda e i talk televisivi.