Cronaca

Crisi Bosch: per molti giovinazzesi è l’inizio di un incubo

La Redazione
Bosch Bari
A rischio 700 posti di lavoro, tra di essi molti dipendenti di Giovinazzo
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Sono tra i 300 e i 400 i lavoratori giovinazzesi impiegati alla Bosch, l’azienda che nei giorni scorsi ha annunciato 700 esuberi tra i suoi 1700 dipendenti. Un colpo per l’economia giovinazzese, molte delle famiglie dei dipendenti Bosch sono monoreddito, la cui crisi certifica l’assenza di politiche industriali degne di questo nome, a partire dal Governo centrale. «È una crisi annunciata – scrive il Comitato per la Salute Pubblica – non giunge improvvisa. A monte la transazione energetica, la fine del diesel, la rivoluzione digitale». Tutti tempi più che cosciuti da tempo, ma che sano rimasti lontani dalle decisioni politiche. La Bosch è la seconda fabbrica per numero di addetti in Puglia, la più grande nell’area industriale di Bari. I suoi dipendenti sono da anni alle prese con le emergenze. Adesso che i venti di crisi spirano più forti, l’intero stabilimento è a rischio. «Continua l’odissea industriale nella nostra terra – commenta il Comitato –  si alternano annunci di nuove aperture e di chiusure di quanto è rimasto di vecchio. Sono pagine che Giovinazzo conosce bene, tutte senza uscita, e le notizia che giungono dalla Bosch, per gli operai giovinazzesi e non solo, sono un nuovo incubo». La politica regionale si sta muovendo, sta cercando soluzioni per far rientrare la crisi. «Le riunioni si susseguono con la partecipazione di task force regionali e metropolitane – conclude il Comitato –  Non ci risulta che il Comune di Giovinazzo stia partecipando a qualche tavolo di informazione o concertazione. Ma quando si tratta di Asi e area industriale l’orecchio si fa duro. Sembra esister solo il turismo anche in tempi magri come questo. È essenziale non asciare soli i lavoratori».

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sabato 29 Gennaio 2022

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