Tre realtà, Friuli, Sardegna e Molise hanno dati da zona bianca, cioè hanno un’incidenza inferiore a 50 ed altre tre sono molto vicine. Si tratta di Liguria (50), Veneto (55) e Abruzzo (56). La legge in vigore in questo momento prevede però che si debbano trascorre tre settimane con dati da bianco prima di entrare nello scenario con meno restrizioni. Va capito se, con la riforma degli indicatori, questa regola verrà cambiata.
nn
Per quanto riguarda il dato settimanale sul numero di nuovi casi di infezione da coronavirus in Italia si passa dalle 66.476 diagnosi del periodo 3-9 maggio alle 47.942 di quello tra il 10 e ieri, domenica 16. Si tratta di un calo di 18.534 e cioè del 27,8%. La settimana scorsa la riduzione era stata del 19%. Per trovare numeri più bassi bisogna tornare al conteggio del 5-11 ottobre. Cioè a più di 7 mesi fa. Tra l’altro ormai si può dire che le riaperture più importanti, avvenute tre settimane fa, non hanno provocato un innalzamento della curva. Nemmeno il via libera alla scuola, arrivato dopo Pasqua, sembra aver inciso. Piuttosto si inizierebbero a vedere gli effetti della vaccinazione, che si sta diffondendo sempre di più.
nn
Altro dato da tenere presente è quello dei tamponi. Nell’ultima settimana ne sono stati fati 1 milione e 805mila. Si tratta di un numero in po’ inferiore a quelli delle due settimane precedenti (1 milione e 928mila e 1 milione e 988mila) che comunque segna un calo molto inferiore a quello dei casi.
nn
Prosegue con numeri percentuali sempre più alti anche il calo dei ricoveri. Ieri le persone con il Covid seguite dagli ospedali italiani erano 13.913, contro le 17.612 di domenica 9 maggio. Sono cioè stati liberati 3.699 letti, cioè il 21%. La settimana scorsa la riduzione era stata del 15,6%, quella precedente dell’11,2%. In un mese i posti occupati sono dimezzati, erano infatti 26.959 il 18 aprile.
n