È solo una coincidenza, ma il giorno dopo l’approvazione della delibera votata all’unanimità con cui il consiglio comunale chiede al Governo italiano di conferire la cittadinanza a Patrik Zaki, arriva il via libera dal Senato per un atto di indirizza con cui si chiede all’esecutivo di monitorare le condizioni di detenzione del ricercatore egiziano e chiedere all’Egitto la sua liberazione. Per Patrik Zaki si sono mobilitate numerose associazioni, è stata avviata una raccolta di firme, oltre un milione, i consigli comunali di diverse città italiane, a cui adesso è aggiunta Giovinazzo, con un unico scopo, quello del rispetto dei diritti umani.
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Zaki, studente egiziano era a Bologna per completare i suoi studi. È stato arrestato al suo rientro in Egitto oltre un anno fa. Con delle accuse che sono tutte da provare ma che lo costringono alla detenzione preventiva, rinnovata dal giorno del suo arresto ogni 45 giorni. In tutto questo periodo Zaki non ha potuto difendersi dalle accuse che gli sono mosse. Per lo studente egiziano si è mosso tutto il mondo universitario nazionale ed europeo, e molti comuni italiani hanno conferito la cittadinanza onoraria, chiedendo alle istituzioni internazionali di intervenire chiedendo la sua liberazione.
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