Cronaca

Estetisti e parrucchieri aprono simbolicamente per la loro manifestazione «bianca»

La Redazione
parrucchieri
«Le nostre attività sono sicure, rimanere chiusi significa favorire l'abusivismo»
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Gli acconciatori e gli estetisti pugliesi manifestano per le restrizioni prolungate che hanno obbligato alla chiusura i loro esercizi. È una manifestazione «bianca» quella indetta dalla Confartigianato Puglia. Gli aderenti apriranno i loro esercizi, ma in conformità con le regole della zona rossa non accoglieranno i clienti. L’intero settore è in ginocchio, in Puglia si contano 10mila imprese in larghissima parte artigiane, con una perdita stimata nel solo 2020 di oltre 2milirdi di euro. Le chiusure inoltre hanno favorito il fenomeno dell’abusivismo che, secondo la Confartigianato, rischia di consolidarsi per l’immediato futuro.
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n«Abbiamo deciso di manifestare per incanalare ed esprimere un disagio ormai fortissimo all’interno del comparto – ha commentato Silvia Palattella, presidentessa degli acconciatori di Confartigianato Puglia – I dati parlano chiaro: saloni di acconciatura, barberie e centri estetici non hanno alcun impatto rispetto alla crescita del contagio. Sebbene nei fatti siano le più sicure, le nostre attività sono ritenute “pericolose” a prescindere e per questo siamo costretti ad abbassare la saracinesca. A fronte dei nostri continui sacrifici, però, non soltanto i ristori stanziati sono irrisori, ma anche i controlli sono del tutto inadeguati. Sappiamo tutti cosa accade nelle nostre città ogni giorno, con strade piene di gente e pochissimi presìdi: che senso ha chiudere le imprese quando invece, nei confronti della cittadinanza vige il ‘liberi tutti’? Non possiamo tribolare ogni settimana: anche in zona rossa le nostre attività sono più blindate che piazze, case e strade. Ora basta, non ne possiamo più: il nostro lavoro non è un gioco».

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«La chiusura delle attività del comparto benessere è una vera e propria assurdità perché non soltanto è inutile ma addirittura dannosa in termini di controllo del contagio: ad andarci di mezzo non siamo solo noi imprenditori ma l’intera comunità – gli eco Raffaella Semeraro, presidentessa degli Estetisti di Confartigianato Puglia –  I nostri saloni e i nostri centri estetici sono le attività più sicure in assoluto poiché, già in tempi normali, sono tenute ad adottare protocolli igienici di livello sanitario. Con l’avvento del Covid abbiamo ulteriormente integrato le procedure interne per garantire la massima protezione nostra, dei nostri collaboratori e dei clienti.  Per ogni professionista che chiude c’è un abusivo che si mette in moto operando a domicilio: questo sì è un rischio per la salute e amplifica la diffusione del virus, visto che per loro non valgono controlli né norme di sicurezza né, ovviamente, tasse e tributi. Insomma, oltra al danno, la beffa. Ecco perché chiediamo di poter tornare subito a lavorare: è una questione di sopravvivenza, di giustizia e anche di semplice buon senso».

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giovedì 15 Aprile 2021

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