Cronaca

Contributi previdenziali in agricoltura: esonero semestrale per i datori di lavoro

La Redazione
agricoltura giovani
La circolare Inps alleggerisce il costo del lavoro ai tempi del Covid
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Un aiuto sostanziale a sostegno del comparto agricolo arriva dalla circolare Inps che esonera il versamento semestrale dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro. Ne dà notizia la Coldiretti Puglia che esprime soddisfazione per il risultato raggiunto grazie all’interlocuzione con i Ministeri del lavoro e dell’agricoltura. 

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«L’alleggerimento del costo del lavoro – ha affermato il presidente della Coldiretti Puglia, Savino Muraglia – è un intervento fortemente voluto dalla Coldiretti. Si tratta di una misura importante di fronte agli effetti della chiusura delle attività di ristorazione che si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari dal vino all’olio extravergine di oliva, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco». Secondo i calcoli della stessa Coldiretti, le chiusure incidono sull’insieme delle attività economiche legate tra loro dalla filiera agroalimentare per circa 700milioni di euro. 

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L'esonero straordinario dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali è riconosciuto per la sola contribuzione a carico dei datori di lavoro, dovuta per il periodo dal 1° gennaio 2020 al 30 giugno 2020. In Puglia l’approvvigionamento alimentare è assicurato grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione. 

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«L’agricoltura in Puglia – aggiunge la Coldiretti -è capace di offrire prospettive di lavoro in un comparto strategico per l’economia del Paese. In uno scenario reso sfavorevole dal Covid, da crisi di mercato, accordi internazionali negativi, clima impazzito con bruschi cambiamenti delle condizioni meteorologhe, il mondo economico e lavorativo nel suo complesso va accompagnato da azioni concrete, perché le imprese agricole hanno bisogno dei lavoratori e di condizioni di mercato del lavoro che siano realmente sostenibili. L’agroalimentare può offrire 100mila posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni in Puglia, con una decisa svolta dell’agricoltura verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale, ma anche un nuovo welfare in campagna, come previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza». 

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mercoledì 14 Aprile 2021

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