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Hanno superato le 180mila le prenotazioni in Puglia per le vaccinazioni anticovid agli ultraottantenni. Il dato, diffuso dall’assessore alla sanità Pierluigi Lopalco, è fermo al 17 febbraio. Ma nonostante la massiccia richiesta, qualche difficoltà emerge nel prosieguo delle prenotazioni.
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Sistemi informatici non proprio all’altezza del grande flusso di dati, agende di conseguenza chiuse e riaperte a singhiozzo, impossibilità per il momento di prenotare le vaccinazioni a domicilio. Equipe mediche abilitate per le vaccinazioni non sufficienti per far fronte in breve tempo all’alto numero di richieste. Oltre alle difficoltà di approvvigionamento del siero, che sta riscontrando qualche ritardo. A questo si aggiungono dei disagi per chi ha già avuto la data per la vaccinazione. Non sempre il luogo indicato per le somministrazioni è nel punto giovinazzese. Per tanti si tratterrà di raggiungere altre località. E questo non è agevole per chi ha più di 80 anni.
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Sono queste le difficoltà essenziali che stanno precedendo l’avvio della seconda fase della campagna di vaccinazione. Campagna che entrerà nel vivo il 22 febbraio.
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Intanto il report settimanale della Fondazione Gimbe, conferma la discesa della curva epidemiologica in Puglia per la quarta settimana consecutiva. Lentamente ma scende. Questo potrebbe significare che la Regione rimanga in «zona gialla» al contrario di altre regioni, ben 11, che rischiano di tornare in «arancione». L’ufficialità sarà dato questa sera nel corso del consueto appuntamento della cabina di regia istituita dal Ministero della Salute.
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