Sta entrando nel vivo anche la seconda fase della campagna di vaccinazione contro il Covid 19, quella che prevede la somministrazione della seconda dose del vaccino. Tra i primi a essere «richiamati» Maria Caldarulo, 94enne ospite di una residenza per anziani. In tutto sono 75, tra medici e infermieri a essersi sottoposti alla seconda dose del farmaco Pfizer e che hanno completato il percorso per ottenere l’immunizzazione. «Una tappa importante per loro – dice il Direttore Generale ASL Bari, Antonio Sanguedolce – e simbolicamente per la campagna vaccinale, che sta andando avanti in modo progressivo rispetto a tutte le categorie prioritarie: operatori sanitari, ospedalieri e territoriali, ospiti e operatori delle residenze per anziani. Con la somministrazione della prima dose e l’avvio della seconda il lavoro delle squadre di vaccinatori è davvero a buon punto. La macchina organizzativa è ormai a regime e sta acquisendo la necessaria flessibilità logistica e d’impiego, basti pensare alle équipe mobili che vanno a vaccinare “a domicilio” nelle RSA e RSSA, che sarà utilissima quando sarà avviata la Fase 2 della vaccinazione e, gradualmente, verranno coinvolti prima i soggetti più fragili, poi l’intera popolazione. Non dobbiamo dimenticare che il Servizio Sanitario regionale e gli operatori impegnati sul campo stanno affrontando la campagna di vaccinazione più complessa ed estesa da quando esiste la Sanità Pubblica». Nessun rallentamento quindi nonostante la Pfizer abbia annunciato un rallentamento della produzione e quindi delle consegne delle fiale di vaccino. Ma la Puglia, che aveva preventivamente «accantonato» il 30 percento delle scorte ricevute, proprio per garantire i richiami nei 21 giorni previsti dal protocollo, non sembra essere andata in sofferenza. I dati delle dosi somministrate, e dell’elevata adesione, rispecchiano il buon andamento della campagna vaccinale della ASL Bari. Ad oggi, infatti, sono state inoculate complessivamente 14.163 dosi di vaccino anti Covid-19, di cui circa 6.200 negli ospedali, 3.900 ad ospiti e operatori di residenze per anziani e strutture protette e le restanti utilizzate nelle diverse strutture ed articolazioni territoriali come i Distretti, i Dipartimenti, il 118, i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.
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Nessuno sa dirci se ci sono vaccini sufficienti per la seconda dose.
Dunque la campagna prosegue “secondo i programmi della ASL”, peccato che questi programmi siano sconosciuti.