Attivati 26 punti di vaccinazione in tutta la regione, oltre 1500 dosi di vaccino già somministrate. È partita così la campagna di vaccinazione contro il Covid 19 in Puglia, prima del previsto. Non appena le prime 30mila dosi del farmaco sono arrivate, sono state stoccate e distribuite negli 11 hub regionali, garantendo la catena del freddo, condizione essenziale per la conservazione del vaccino prodotto dalla Pfizer. I pacchetti di farmaco opportunamente preparati sono stati subito inviati in tutti i centri vaccinali periferici, dove, a cominciare dal personale sanitario e dagli ospiti delle Rsa, hanno cominciato a vaccinarsi già ieri mattina. Per la Asl Bari la campagna di vaccinazione è partita dall’ospedale San Paolo. Il nosocomio è stato scelto perché punto di riferimento per il contrasto alla pandemia. I primi a ricevere il vaccino sono stati gli operatori sanitari impegnati nei reparti di rianimazione, gli operatori del 118, i medici e gli infermieri del pronto soccorso. Con loro anche l’assessore Pierluigi Lopalco e il direttore generale della Asl Bari Antonio Sanguedolce. In contemporanea sono stati attivati altri 3 centri vaccinali, al Di Venere di Bari, al Fabio Pirenei di Altamura e al distretto sanitario di Noicattaro.
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Ok ma di fatto se il vaccino AstraZeneca fosse stato “approvato” prima non ci sarebbe stata storia per la Pfizer, anche a causa del problema frigoriferi. Ma non è stato così, gli incontri “bilaterali” tra Regione e Pfizer hanno spianato la strada solo a quest' ultima e vorremmo capire il perché.
Sarà pur vero che gli operatori sanitari vanno protetti e si debbono vaccinare, ma è anche giusto che lo facciano informati per bene su quello che stanno inoculandogli. Non mi pare che ciò stia avvenendo, aldilà dei selfie dei vaccinati. Maria