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Quali sono i costi della partita IVA e come aprirla online

La Redazione
Quali sono i costi della partita IVA e come aprirla online
Qonto assicura una gestione trasparente di spese e pagamenti. Diventa possibile ottimizzare i tempi necessari a portare avanti l'attività di analisi, che può essere svolta ovunque e tramite app
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Ancora troppo spesso quando si parla di partita IVA emergono dubbi e incertezze, specie per ciò che riguarda i criteri che ne definiscono i contorni. L’apertura della partita IVA diventa un passaggio obbligato nel momento stesso in cui vengano meno i criteri dell’occasionalità di una prestazione di lavoro (durata non superiore a 30 giorni e reddito annuo entro i 5 mila euro). Ciascun soggetto giuridico provvisto di partita IVA possiede un codice ATECO che identifica l’attività svolta in maniera chiara e univoca. L’IVA, acronimo di imposta sul valore aggiunto, è un’imposta generale sui consumi: il suo calcolo si basa sull’aumento di valore che un bene o servizio acquisisce ad ogni passaggio economico.

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Il regime forfettario e il regime ordinario

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Ma quali sono i costi della partita IVA? Innanzitutto, precisiamo che sono nulli per ciò che riguarda l’apertura in sé (il relativo procedimento è gratuito). Ad essere rilevanti sono invece le spese relative al suo mantenimento: le cose cambiano in base al regime al quale si sceglie di aderire. Quando il business è ancora in fase di avviamento, è chiaro che sarà più conveniente affidarsi al regime forfettario, più economico. È pensato per quelle realtà aziendali i cui ricavi non vadano oltre i 65 mila euro l’anno. Qui non vengono applicate tasse addizionali come Irpef, Irap e Iva. Per i primi cinque anni la tassazione è ridotta e pari al 5%, poi l’aliquota salirà al 15%. Dall’altro lato troviamo invece il regime ordinario, dove ci saranno da pagare – oltre alla quota annuale alla Camera di Commercio – le tasse Irpef (l’importo viene calcolato sulla base del reddito aziendale) e l’Irap (il calcolo viene fatto in relazione al valore aggiunto del prodotto).

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Il procedimento per aprire la partita IVA

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Ci sono due strade che è possibile percorrere per aprire una partita IVA. Ci si può recare agli uffici dell’Agenzia delle Entrate o si può scegliere la procedura telematica, spiegata in questo link. L’iter online, chiaramente, consente di risparmiare tempo prezioso. Bastano pochi clic, tutto quello che occorre è compilare i moduli dedicati e farli pervenire all’Agenzia delle Entrate. Si tratta in particolare del modello AA9/12 per le persone fisiche e del modello AA7/10 per altri tipi di business. Ovviamente occorre anche comunicare il personale codice ATECO, che identifica l’attività lavorativa svolta.

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Flussi di denaro e gestione finanziaria

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Anche la gestione dei flussi di denaro rappresenta un passaggio chiave per lo sviluppo del business, sia aziendale che di un libero professionista o di un lavoratore autonomo. In generale si sceglie di ricorrere a conti correnti aziendali come Qonto: quest’ultimo assicura una gestione trasparente di spese e pagamenti. Diventa possibile ottimizzare i tempi necessari a portare avanti l’attività di monitoraggio e analisi, che può essere svolta ovunque e tramite app (il titolare può accedere al sito anche da pc in maniera rapida). L’interfaccia è essenziale e di facile utilizzo, molto pratica per compiere le operazioni di verifica quotidiane. Qonto, inoltre, offre un servizio di customer care veloce ed efficiente che si sostituisce alla tradizionale assistenza fornita allo sportello fisico.

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mercoledì 23 Dicembre 2020

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