Slow. È un termine inglese che sta per «lento». Lo abbiamo imparato a conoscere con il movimento che inneggia al vivere bene, alla buona gastronomia, alle buone pratiche quotidiane. Per gustare il cibo per il corpo e per la mente. Slow è un termine entrato anche in medicina. Una filosofia che bada più alla salute che non alla malattia da curare. «Slow medicine» si chiama. E anche in questo lungo periodo legato alla pandemia, questo filone filosofico ha voluto dire la sua. Sull’uso della mascherina in particolare. Piccolo oggetto che stiamo tutti imparando a usare e tenere a portata di mano. E Slow medicine spiega: «In medicina si fa così. Si prova a mettere insieme tutti gli studi su uno stesso argomento e si vede se aumentando la casistica si ottengono risultati più convincenti e più solidi. Questa metodologia si chiama metanalisi. Qui hanno messo insieme 21 studi sull’effetto protettivo delle mascherine nella prevenzione delle infezioni da influenza, SARS e Covid. I risultati sono molto buoni. Le mascherine riducono la probabilità di infezione sia negli operatori sanitari che nella popolazione generale di oltre il 65%. La riduzione è del 45% nell’influenza, del 74% nella SARS e del 96% nel Covid. Insomma meglio usare la mascherina». Un pensiero semplice e lineare, un gesto minimo, quello di indossare la mascherina, che può salvare vite umane.
Attualità
Metanalisi sull’uso di mascherina
La filosofia della medicina slow
Lopalco non ci ha ancora spiegato perché un asintomatico deve mettere la mascherina, anche se si trova a distanza di sicurezza. Visto che l'OMS ha dichiarato ieri che gli asintomatici non sono contagiosi. Siamo obbligati a un allarmismo contagioso di cui siamo ostaggi. In assenza di covid la mascherina risulta penosa se non ridicola.
Mi fido più del prof. Zangrillo che ha dichiarato che “clinicamente il virus non esiste più” che di allarmisti improvvisati che non sono medici e che tentano solo di comunicarci le loro psicosi.
ok alla metanalisi della redazione vorrei rispondere a Marco Franco, Pasquale e Maria P, ma non ho parole (o comunque è meglio che trattenga quelle che mi vengono) l'uso della mascherina è quantomeno rispetto per sè e per gli altri