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Covid-19: quarantena equiparata alla malattia, contagio da lavoro all’infortunio

Savino Alberto Rucci
Savino Alberto Rucci
sede inail
Le disposizioni di legge per assenza dal lavoro per contagio
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Il decreto Cura Italia stabilisce che il periodo di isolamento trascorso in quarantena sia equiparato alla malattia, sia in caso di sorveglianza attiva sia in quello di permanenza domiciliare fiduciaria.
I primi tre giorni di retribuzione sono quindi a carico del datore di lavoro ed il periodo successivo a carico dell’INPS. Tale periodo inoltre non è computabile ai fini del periodo di comporto, cioè il lasso di tempo durante il quale il lavoratore ha diritto a mantenere il posto di lavoro nonostante la sua momentanea assenza per malattia. È stato calcolato che la misura dovrebbe costare quasi 130 milioni di euro.
È considerato poi infortunio sul lavoro il contagio avvenuto “in occasione di lavoro”, non solo quindi sul luogo di lavoro ma anche in altre situazioni riconducibili all’espletamento del rapporto di lavoro come ad esempio durante il tragitto casa-lavoro oppure in trasferta di lavoro. In tal caso il dipendente infortunato/contagiato ha diritto alle tutele previste dall’INAIL anche per il periodo di quarantena.
Norme specifiche sono previste infine per tutti i dipendenti pubblici e privati che siano affetti da malattie gravi, disabilità gravi, immunodepressione o con patologie oncologiche: il decreto prevede per loro la possibilità di restare a casa fino al prossimo 30 aprile equiparando tale periodo di assenza dal lavoro al ricovero ospedaliero.

martedì 7 Aprile 2020

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