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​I fuochi d’Sant’Antonio Abate illuminano Giovinazzo

La Redazione
Sant'Antonio la conferenza stampa di presentazione
Presentata stamattina la tradizionale festa. Il sindaco Depalma: «Tradizione e turismo, il binomio vincente per la nostra città»
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«Una delle tradizioni più antiche della nostra terra diventa un grande evento e si trasforma anche in un volano turistico grazie anche al riconoscimento storico da parte della Regione Puglia che ha inserito i Fuochi di Sant’Antonio Abate di Giovinazzo nel Registro regionale dei rituali festivi pugliesi legati al fuoco».

Con queste parole – affidate ad una nota – il sindaco Tommaso Depalma ha illustrato stamattina, nella Sala San Felice di Giovinazzo, i punti salienti del grande evento che coinvolgerà Giovinazzo domani e dopodomani, 18 e 19 gennaio, con l’accensione di 15 grandi falò in vari punti della città. All’incontro hanno partecipato l’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Giovinazzo, Cristina Piscitelli, ed Ester Monacelli, presidente dell’associazione ‘Culturaly’ che ha vinto il bando comunale per l’organizzazione della festa.

«L’anno scorso, per i Fuochi di Sant’Antonio, sono arrivate a Giovinazzo 20mila persone- ha dichiarato il sindaco Depalma -. Quest’anno speriamo di avere ancora maggiori visitatori. L’impegno e l’energia che come Amministrazione stiamo spendendo in cultura e turismo sono sotto gli occhi di tutti, qui a Giovinazzo abbiamo tradizioni storiche molto forti ed è giusto che contribuiscano a caratterizzare turisticamente il nostro territorio».

Sabato e domenica, in 15 punti della città, saranno accesi altrettanti falò attorno ai quali tutt’oggi,come accadeva esattamente in passato, si cucinano e vengono offerti ai passanti cibi poveri, tipici della terra, come le fave, dette “crapiète” , ceci, olive, vino e “frisìdd” , dolcetti fatti con farina, mandorle, zucchero ed acqua.

«Come già detto dal sindaco, quest’anno lavoriamo con la grande novità del riconoscimento regionale che trova sinergia con la rete informale delle varie associazioni del territorio coinvolte nella realizzazione della festa – dichiara l’assessore Piscitelli -. Un evento legato alla tradizione ma anche di grande promozione del territorio in un’ottica di destagionalizzazione dei flussi turistici. Non siamo solo una città di mare, grazie alla nostra tradizione Giovinazzo trova la sua giusta valorizzazione anche in altri periodi dell’anno».

«La nostra associazione, nata appena due anni fa, si prodiga per la promozione, la partecipazione, la crescita culturale e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale di Giovinazzo attraverso eventi che, come questo, valorizzano il nostro territorio – ha concluso la presidente Ester Monacelli -. Il programma, che prende il via da oggi, parte con la sezione pomeridiana dedicata alle scuole per la trasmissione della tradizione alle future generazioni. Ma sabato 18 e domenica 19 toccheremo i momenti clou con l’accensione dei fuochi e il premio al miglior falò 2020».

venerdì 17 Gennaio 2020

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